Il premier Conte ha assicurato che non ci sarà un nuovo Dpcm nel weekend ma ancora non è escluso un Dpcm in vista del Natale, con le regole per trascorrere al meglio e in sicurezza le festività che verranno. Come più volte ribadito, quello in arrivo sarà un Natale diverso come anticipato dai numerosi esperti, a partire dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, che su La7 ha commentato: “a Natale sarà meglio stare solo in compagnia del nucleo familiare più stretto”. Il famoso “Dpcm Natale” dovrebbe contenere anche le regole precise sul Cenone, nel dettaglio le prescrizioni sanitarie e i comportamenti sociali da tenere. Nel merito qualcosa è stata già anticipata dal sottosegretario alla Salute, Sandra Zampa, che in una intervista a La Stampa e poi a Otto e Mezzo su La7 ha puntualizzato: “Non credo che ci possano essere allentamenti delle misure per Natale: dovremo anzi prevedere molto probabilmente una limitazione delle persone riunite a non oltre il primo grado di parentela. Credo che sarà un Natale ben diverso da quello che abbiamo conosciuto”. Era stata sempre Zampa a parlare di un Dpcm Natale allo studio ma aveva al tempo stesso anche spiegato che “non deve essere un Natale solitario”. La possibilità di rivedere parenti di terzo grado e amici, tuttavia, pare essere sempre più remota.



DPCM NATALE: QUALI SARANNO LE REGOLE?

Anticipando ciò che potrebbe precedere il Dpcm Natale, Sandra Zampa aveva detto a La Stampa nei giorni scorsi: “Le famiglie potranno riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle. La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi”. Mentre qualcuno questo Natale potrebbe tirare un sospiro di sollievo all’idea di non ritrovarsi circondato dai parenti dal secondo grado in giù, non è del tutto chiaro chi saranno i parenti stretti citati dal sottosegretario alla Salute Zampa. Ovviamente saranno da evitare cenoni “aperti” e assembramenti, come consigliato anche da Ricciardi, consulente del ministro della Salute, che ha parlato di “un Natale di estrema prudenza”. A parlare in termini più ottimistici è stato invece il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri secondo il quale sarà possibile ospitare in casa anche altre persone oltre ai conviventi, ovvero coloro che condividono il medesimo tetto: “Secondo me sì, non numerose è chiaro, ovviamente nei limiti del minimo possibile e sempre con protezione”, ha detto, come spiega Il Tempo. In attesa che il governo ci faccia sapere come poter trascorrere le festività natalizie, resta utile fare chiarezza sui parenti di primo grado citati da Zampa.



Il Codice Civile, agli articoli 74, 75 e seguenti chiarisce i criteri per il calcolo dei gradi di parentela e affinità: “Sono parenti in linea retta le persone di cui l’una discende dall’altra; in linea collaterale quelle che, pur avendo uno stipite comune, non discendono l’una dall’altra”, recita l’art. 75. Nel dettaglio, i parenti di primo grado includono genitori e figli, mentre nel rapporto di affinità di primo grado rientrano anche i suoceri ed i figli del coniuge. Esclusi, dunque, i parenti di secondo grado (fratelli e sorelle, ma anche nipoti e nonni). E’ quasi certo che si tenderà a proteggere i nonni, considerate le persone più esposte alle gravi conseguenze del Coronavirus, ma se così fosse, secondo lo schema della sottosegretaria, sarebbero tagliati dalla medesima tavolata persino i fratelli. Ed ecco una delle tante stranezze che si potrebbe prospettare: dei genitori con due figli come soli parenti dovrebbero decidere con quale dei due trascorrere il Natale. Un “caso” che potrebbe far non poco discutere.

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