Andare in palestra o fare la movida è meno importante”. A dirlo non è il premier Giuseppe Conte, che comunque disponendo le chiusure con il nuovo Dpcm ha chiarito che non sono attività essenziali. A parlare in questi termini è padre Ottavio De Bertolis, prete della Chiesa del Gesù di Roma. Lo ha fatto durante l’omelia della messa mattutina, con un discorso per rassicurare i fedeli in vista delle nuove restrizioni che di lì a poco avrebbe poi spiegato il presidente del Consiglio in conferenza stampa. Il prete ha quindi spiegato il Dpcm dal punto di vista, quello della fede e della religione, visto che non sono mancate le polemiche per il fatto che invece le chiese restano aperte e che quindi si chiedano sacrifici, ma non a tutti. “Dio, attraverso cose concrete ci sta riportando ad una gerarchia di valori e in fondo ci dice che andare in palestra o fare la movida è meno importante”, ha dichiarato allora il parroco ai fedeli presenti, come riportato da il Giornale.



“DPCM? AVEVAMO DIMENTICATO GERARCHIA VALORI”

Padre Ottavio De Bertolis, come ricostruito da il Giornale, ha spiegato che “il Signore ci riporta all’essenziale” e quindi p entrato nel merito del Dpcm di Giuseppe Conte, ma “non per fare un endorsement al Governo” che in quelle ore stava decidendo le misure. “Ma vedete in fondo in questo modo è come un ritorno all’essenziale in un tempo in cui ognuno, stretto al proprio albero, si ricorda che ci sono tanti alberi, cioè la carità verso il prossimo, e che il mondo non è abitabile solo avendo te stesso come principio e fine di tutte le cose”. Di conseguenza, il parroco ritiene che il nuovo Dpcm sia la conferma che “ora il Signore, anche attraverso cose molto concrete, ci sta dicendo che è più importante studiare e andare in palestra, per quanto anche io sia un palesato, è meno importante”. E lo stesso ritene valga per la movida. “Mi sembra che il Signore ci stia insegnando una gerarchia di valori che avevamo dimenticato”.



“MONDO MODERNO SENZA DIO MA…”

Nella sua accorata omelia don Ottavio De Bertolis ha fatto ricorso anche ai Beatles e a John Lennon. “Ci dimentichiamo del Signore come di fatto ce ne siamo dimenticati da almeno 50 anni”, ha proseguito il parroco, spiegando di non voler essere incluso nell’elenco di quegli ecclesiastici “che sono fustigatori dei tempi moderni”. E quindi scatta la citazione. “Ma guardate, dai Beatles in poi, Imagine è un mondo senza Dio in cui ognuno vive per se in realtà”. Don Ottavio De Bertolis, però, come riportato da il Giornale, non condanna questa epoca, perché “è ancora un vivere insieme”, anche se ognuno pensa a sé. “Possiamo dire che negli ultimi cinquanta anni abbiamo gonfiato la vita perdendone obiettività e proporzioni”. Ma ora qualcosa sta cambiando per il parroco. E anche il nuovo Dpcm di Conte lo dimostrerebbe.

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