Il medico di base dell’Asl Roma 6, Mariano Amici, ha deciso di presentare ricorso al Tar del Lazio nei confronti dell’ultimo Dpcm emanato dal presidente del consiglio, quello che ha diviso l’Italia in tre zone, e che resterà in vigore fino al prossimo 3 dicembre. “Le misure introdotte – spiega il medico ad Agi, motivando la sua azione legale – sono sproporzionate rispetto all’attuale situazione sanitaria ma soprattutto nocive: anziché salvaguardarla, rischiano di danneggiare la salute dei cittadini e soprattutto creano da subito pesanti danni all’economia nazionale con ripercussioni inevitabili anche per la spesa pubblica”. Stando alla tesi sostenuta dallo stesso Amici, a cui supporto vi sono una serie di dati e di statistiche: “la portata dell’emergenza sanitaria sia stata ampiamente sovrastimata, o comunque non correttamente valutata, perché basata su dati inattendibili e non verificati”, di conseguenza, le misure contenute nel nuovo Dpcm non sarebbero “scientificamente giustificate”.
“DPCM SPROPORZIONATO E GRAVOSO”, MEDICO RICORRE AL TAR: LE SUE CONSIDERAZIONI
Stando al medico di base romano, i dati riguardanti il contagio per covid e le vittime, non sarebbero attendibili, in quanto i tamponi non risultato essere affidabili dal punto di vista scientifico. Inoltre, anche le statistiche non sarebbero veritiere per via di “errate modalità di refertazione introdotte con un’apposita circolare amministrativa”. Di conseguenza, il quadro sanitario su cui si basa il Dpcm non corrisponderebbe alla realtà. Secondo Amici, che non è affatto un negazionista, le nuove misure farebbero affidamento a “statistiche errate che stanno aumentando la percezione di gravità di una malattia che, nella realtà, è pari a molte altre malattie già esistenti o esistite per cui non sono state messe in campo le misure emergenziali oggi azionate”. Amici è ricorso al Tar anche per sottolineare la nocività delle nuove misure, che invece di migliorare la situazione, la peggiorerebbero: “Questi provvedimenti stanno danneggiando irrimediabilmente la vita di relazione di tutti i cittadini, la salute degli stessi in ragione delle evidenti ripercussioni di natura personale e psicologica e senza dimenticare che lo stesso Cts ha recentemente ammesso che anche i giovani sono irrimediabilmente colpiti”, senza dimenticarsi delle ripercussioni a livello economico. Amici ha concluso invitando ad analizzare la diagnosi degli infetti per cercare di capire “la reale incidenza del virus sulle condizioni di salute degli ammalati e dei deceduti”.