Drag queen a scuola, alunni sotto shock dopo la lezione

Una scuola ha sospeso le lezioni di educazione sessuale dopo l’intervento di una drag queen come ospite nel corso di un incontro con gli alunni, che avrebbe spiegato ai bambini che ci sono 73 generi. Come riporta il Daily Mail, la drag queen avrebbe costretto un bambino a lasciare l’aula visto che questo sosteneva che ce ne sono “solo due”. Secondo quanto spiegato dal quotidiano, i bambini di 7 e 11 anni sarebbero rimasti “traumatizzati” a seguito della lezione sulle operazioni di cambio di sesso e sugli atti sessuali.



La scuola ha lanciato una revisione indipendente dopo l’avvenimento. In particolare i genitori avevano sollevato preoccupazioni in una petizione, sottolineando la “rappresentazione grafica, sproporzionata e indecente” degli atti sessuali e delle identità di genere insegnate ai loro figli. La petizione è stata portata all’attenzione del dirigente scolastico, al quale è stata chiesta una “indagine immediata” chiedendo perché “un adulto inesperto e non addestrato” sia stato “autorizzato a discutere questioni di genere a un pubblico di bambini inappropriato”.



Aperta un’indagine

Nella petizione, i genitori dei giovani alunni hanno scritto: “Consideriamo la presenza di una “drag queen” in classe e gli studenti alienanti chiaramente confusi riguardo alle informazioni discusse durante questa sessione del tutto inappropriata“. Un consigliere locale, Eliza Cox, vicepresidente dei commissari della parrocchia di Marown, ha spiegato: “Molti bambini sono troppo traumatizzati anche solo per parlare con i loro genitori. Come genitore, non sai cosa viene insegnato ai bambini a scuola”.

Il governo dell’Isola di Man ha dichiarato di aver avviato una revisione indipendente riguardo la Queen Elizabeth II High School di Peel per capire cosa sia successo. L’Isola ha introdotto un nuovo programma di studi sulle relazioni e l’educazione sessualeCharlotte Clarke, la direttrice della scuola, ha dichiarato al Daily Telegraph: “Date le preoccupazioni sollevate, e per essere aperti e trasparenti, abbiamo richiesto una revisione indipendente della situazione”. Un portavoce del Dipartimento per l’Istruzione ha aggiunto: “Le scuole devono assicurarsi che tutti i contenuti che utilizzano siano reali e adatti all’età e interagire con i genitori in modo che siano consapevoli di ciò che viene insegnato ai loro figli”.