La Giornata nazionale in memoria delle vittime della epidemia di Covid-19 si è aperta con l’intervento del Premier Mario Draghi a Bergamo, città simbolo nella prima ondata dell’anno scorso. «Avremmo voluto che questo prato fosse pieno di persone, avevamo sognato che questa giornata avesse segnato la fine della lotta alla pandemia. Non ci siamo ancora», ha dichiarato il sindaco Giorgio Gori, intervenuto al Parco Martin Lutero della Trucca. Ma Bergamo non vuole essere solo un simbolo di morte, quindi di tragedia. «Siamo stati il simbolo della pandemia lo scorso anno, con le immagini dei camion militari, per questo vogliamo essere un simbolo di rinascita oggi».



Invece a proposito della presenza del presidente del Consiglio Mario Draghi, il primo cittadino di Bergamo ha commentato: «Ci fa sentire che lo Stato c’è». Ed è importante perché la battaglia contro la pandemia Covid non è ancora conclusa. (agg. di Silvana Palazzo)

GIORNATA DELLA MEMORIA COVID, DISCORSO DRAGHI

«È una giornata piena di tristezza ma anche piena di speranza, sentitemi vicino. Lo Stato c’è e ci sarà»



, introduce così il discorso per la commemorazione nella Giornata nazionale per le vittime Covid a Bergamo il Premier Mario Draghi. «Non possiamo abbracciarci ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirsi ancora più uniti, in questo luogo dove viene ricordato chi non c’è più: cari bergamaschi avete vissuto giorni terribili in cui non vi era neanche il tempo di salutare i vostri cari», spiega il Capo del Governo, «questo luogo è simbolo del dolore di un’intera nazione». Bergamo è luogo però di un impegno solenne che lo Stato fa oggi: «non può più accadere che persone anziane non siano protette e curate come degnamente meritano. Solo così sarà il nostro riscatto. Siamo qui per celebrare la memoria perché ciò che è accaduto nella primavera del 2020 non si appanni».



Per Mario Draghi la memoria deve rimanere viva e non ancorata al dramma del passato: «i nostri anziani saranno protetti sempre e con loro anche i sanitari degli ospedali di questa città. Ricordiamo il miracolo dell’ospedale da campo degli alpini costruito a tempi di record, sostenuto dalla grande generosità dei bergamaschi». Il Premier ricorda poi i 1000 volontari giovanissimi che hanno aiutati in quei giorni terribili a Bergamo: «sono tante le figure simbolo di questi mesi terribili, come Don Fausto Resmini, cappellano del carcere di Bergamo, prete degli ultimi, a lui rivolgiamo il pensiero suo e di tutti i preti morti per Covid». Draghi ricorda poi il sindaco Busi deceduto nei mesi scorsi e altre figure simbolo della resistenza civile alla guerra del coronavirus: «ricordare serve per fare scelte a tutela della salute pubblica». Il Governo, spiega ancora Draghi, è impegnato nella campagna vaccinale: «la decisione di sospendere AstraZeneca è stata solo temporanea e occasionale. Qualunque sia oggi la decisione dell’Ema, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa velocità ed obiettivi, compensando dove serve con altri vaccini. Abbiamo preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non rispettano i patti». Gli italiani vogliono ripartire e qui Draghi oggi a Bergamo dice grazie a tutti, invitando tutti a «ricostruire senza dimenticare».

I MESSAGGI DI FICO E CONTE

È passato un anno da quelle foto drammatiche delle bare dei morti in uscita dalla città di Bergamo nel pieno della prima ondata di coronavirus: tra poco il Premier Draghi arriverà al Cimitero monumentale della città per cominciare la commemorazione di questa prima Giornata nazionale per le vittime del Covid. «Ci sono immagini che il nostro Paese non dimenticherà mai e che lo hanno segnato profondamente. Come quelle del 18 marzo dello scorso anno: i camion dell’esercito che a Bergamo trasportavano le bare dei morti verso i luoghi di sepoltura. Una dolorosa sequenza che restituiva in tutta la sua drammaticità la gravità dell’emergenza sanitaria. Quella data è stata scelta per la Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid», ha detto in un videomessaggio il Presidente della Camera Roberto Fico.

Per l’ex Premier Giuseppe Conte il ricordo di quei giorni è ancora molto presente, come fa notare nel suo lungo post sui social: «Oggi è la #GiornataNazionale dedicata alle vittime del Covid. Il ricordo ci riporta a quei giorni in cui acquistammo tutti piena consapevolezza che la salute dei nostri cittadini sarebbe stato il valore supremo da difendere, la cifra della nostra civiltà». Per il leader della Lega Matteo Salvini il messaggio è diretto alle vittime e ai loro familiari, «Una preghiera per chi non c’è più, un pensiero per i parenti e gli amici di chi ci ha lasciato, un abbraccio per chi è caduto, ha lottato, si è rialzato, l’impegno a fare il massimo per non dimenticare e per far Rinascere la nostra Italia».

https://twitter.com/GiuseppeConteIT/status/1372455438269177856?ref_src=twsrc%5Etfw

LA DIRETTA DELLA VISITA DI DRAGHI A BERGAMO

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi sarà a Bergamo per onorare – oggi 18 marzo 2021 – la prima Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da coronavirus: l’annuncio già nelle scorse settimane ha visto il delinearsi del programma odierno che prevederà anche un breve discorso alla stampa (in diretta video streaming sul canale YouTube di Palazzo Chigi, in su Rai1 e Tv2000) durante la commemorazione per le vittime di Covid.

«Dobbiamo moltiplicare ogni sforzo, il nostro compito è quello di salvaguardare, con ogni mezzo, la vita degli italiani. E permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciar nulla di intentato, compiere scelte meditate ma rapide. Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile. Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni. Il mio pensiero costante è diretto a rendere efficace ed efficiente l’azione dell’esecutivo nel tutelare la salute, sostenere chi è in difficoltà, favorire la ripresa economica, accelerare le riforme», lo diceva lo stesso Premier Draghi nel video messaggio dell’8 marzo scorso. Nel frattempo si è scollinato purtroppo quota 100mila vittime da inizio pandemia: da quel febbraio 2020 nei territori della Bergamasca, a Codogno (Lodi) e Vo’ Euganeo (Padova) sono passati 13 mesi, con più di 3milioni di italiani contagiati, 103.432 morti e per fortuna anche 2,6 milioni di guariti definitivamente. La battaglia contro la pandemia è tutt’altro che vinta, ma l’arma del vaccino – nonostante i tanti ritardi e le problematiche a cui assistiamo anche in questi giorni – rende più visibile quella “luce in fondo al tunnel” che un anno fa sembrava decisamente inesistente.

IL DECRETO LEGGE SULLA GIORNATA NAZIONALE PER LE VITTIME

«Un grande segnale di attenzione e affetto verso la comunità bergamasca e la tragedia che ha vissuto», lo ha detto ieri il sindaco di Bergamo Giorgio Gori che oggi accoglierà la delegazione del Premier Draghi per il programma di commemorazione che si terrà in questo primo anniversario della “nuova” celebrazione decisa dal Parlamento. La Giornata Nazionale delle vittime di Covid è stata scelta il 18 marzo in quanto giorno “simbolo” di quelle immagini terribili delle bare di cittadini caricate e trasportate sui camion dell’Esercito in quanto il cimitero orobico non aveva più spazio per accogliere le vittime.

Il Decreto legge sulla nuova Giornata nazionale prevede tra le misure un minuto di silenzio in tutti i luoghi pubblici e privati, e spazi audio e video sul servizio pubblico, oltre all’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici. I 6 articoli prevedono: Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di coronavirus; Sostegno alla ricerca scientifica; Iniziative per la celebrazione della Giornata nazionale nei territori; Celebrazione della Giornata nazionale negli istituti scolastici di ogni ordine e grado; Informazione radiofonica, televisiva e multimediale nella Giornata nazionale; Clausola di invarianza finanziaria.

DRAGHI A BERGAMO, IL PROGRAMMA DI OGGI

Il programma della visita del Premier Draghi a Bergamo, a causa della situazione epidemiologica e nel rispetto delle norme anti Covid, vedrà l’impossibilità della partecipazione della popolazione con le immagini della commemorazione che saranno messe a disposizione in diretta video tv e streeaming dalla Rai, e pure sui canali ufficiali della Presidenza del Consiglio. Alle ore 11 la delegazione del Comune di Bergamo – con il sindaco Gori – della Regione Lombardia col Presidente Fontana e di Palazzo Chigi con il Premier Draghi, si recheranno al Cimitero monumentale della città: qui alle ore 11.15 presso Parco Martin Lutero alla Trucca, si svolgerà l’inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi, il tutto accompagnato dalla tromba dell’artista Paolo Fresu. Durante la commemorazione sono previsti saluti e interventi istituzionali, tra cui il breve discorso che terrà il Presidente del Consiglio Draghi.

L’INCONTRO CON I FAMILIARI DELLE VITTIME

Al termine della commemorazione, il Presidente del Consiglio Mario Draghi incontrerà i familiari delle vittime dopo la polemica sorta nei giorni scorsi per l’iniziale “esclusione” da parte del Comune di Bergamo del team dei legali che rappresentano circa 500 familiari di vittime coronavitus. Lo staff del Premier ha invece programmato un incontro privato tra alcuni di questi legali e lo stesso Presidente Draghi: «a fronte delle decine di richieste da parte dei familiari delle vittime di covid, il team dei legali dell’azione civile contro Governo e Regione Lombardia verrà contattato per un incontro con il presidente Mario Draghi», fanno sapere da Palazzo Chigi.

Resta lo sconcerto e la critica al Comune di Bergamo per il mancato invito nei luoghi della commemorazione al Bosco della Memoria: «prendiamo atto in qualità di legali che rappresentano circa 500 familiari delle vittime di non aver ricevuto dallo stesso Comune di Bergamo alcun invito e nessuna risposta ci risulta sia stata data da Palazzo Frizzoni nemmeno ai familiari delle vittime che, come ci hanno riferito gli stessi, da giorni stanno inviando email di richieste perché i legali che li rappresentano – come ‘avvocato Locati, famigliare pure lei di una vittima covid – potessero avere un incontro privato con Mario Draghi lontano dalle telecamere come da loro stessi richiesto», rileva la nota dei legali all’Adnkronos.