Nella conferenza stampa che si è tenuta all’hub di Fiumicino il premier Mario Draghi ha parlato soprattutto della campagna vaccinale, assicurando il massimo impegno per l’accelerazione. «Ad oggi si vedono i primi risultati di questa accelerazione. Nei primi 11 giorni di marzo è stato somministrato quasi il 30% di tutte le vaccinazioni fatte fino a inizio mese, il doppio della media dei due mesi precedenti». Il ritmo giornaliero è di 170mila somministrazioni, ma l’obiettivo è di triplicarlo presto. «Contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane». Il presidente del Consiglio ha commentato anche la vicenda del blocco alle esportazioni di vaccini. «Abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne, seguiteremo a farlo per difendere la salute degli italiani». L’obiettivo è di usare tutti gli spazi utili disponibili: «Ci si potrà vaccinare anche in aziende, palestre e parcheggi». Un cambio di passo che richiede l’aiuto di molti. A tal proposito ha citato medici di medicina generale, specializzandi, medici sportivi, medici aziendali e odontoiatri.



«Con una vaccinazione diffusa possiamo fare a meno delle restrizioni», ha proseguito il premier Mario Draghi. Nella conferenza stampa ha colto anche l’occasione per guardare al domani: «Nel Consiglio dei ministri di oggi il ministro del Turismo ci ha ricordato che quando ne usciremo dovremo essere pronti per la riapertura delle attività economiche. Quindi dobbiamo pensare già ad aggiornare i protocolli per le riaperture». Infine, un appello: «A tutti chiedo di aspettare il proprio turno, come ha fatto in maniera esemplare il presidente della Repubblica. Questo Governo vi accompagnerà con la stessa intensità mostrata nel primo mese di vita». (agg. di Silvana Palazzo)



DRAGHI, DA EPIDEMIA A CASO ASTRAZENECA

«È la mia prima visita in un sito vaccinale. È breve, ma bella. Questi ragazzi hanno reso un luogo medico uno di speranza, perché venendo qui si capisce che ne usciremo». Così comincia la conferenza stampa del premier Mario Draghi dall’hub di Fiumicino. «Se ci sono strozzature nella logistica, non sono qui. C’è una mobilitazione collettiva fondata sulla solidarietà e l’entusiasmo. Vi ringrazio». Dopo i ringraziamenti, ha esaminato la situazione epidemiologica: «Ci troviamo di fronte ad una nuova ondata di contagi. I dati impongono la massima cautela, dobbiamo imitare il numero dei morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie. Il ricordo di ciò che è accaduto la scorsa primavera è vivo e faremo di tutto per evitare che riaccada». In merito invece al decreto-legge, il presidente del Consiglio ha evidenziato «che vedrà il Parlamento coinvolto nella discussione. Lo spirito è di massima collaborazione. È importante che questo avvenga, altrimenti si perde entusiasmo in questa battaglia comune».



A proposito delle restrizioni, il premier Mario Draghi ha proseguito: «Sono consapevole che le misure di oggi hanno diverse conseguenze, su istruzione, economia e stato psicologico, ma sono misure necessarie per evitare provvedimenti ancora più stringenti. Ma a ciò si accompagnano misure di sostegno e l’accelerazione della campagna vaccinale».

Invece sul caso AstraZeneca: «L’Aifa ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, è una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto da altri Paesi europei. Il parere dell’Aifa, condiviso dagli scienziati e dall’Oms, è che non ci sia una evidente correlazione tra questi eventi avversi e la somministrazione del vaccino. L’Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha continuato di proseguire con l’uso del vaccino. Qualunque sia la decisione finale, posso assicurare che la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità». (agg. di Silvana Palazzo)

CONFERENZA STAMPA DRAGHI IN DIRETTA VIDEO

Non era in programma una conferenza stampa al termine della visita di Mario Draghi all’Hub vaccinale anti-Covid nell’aeroporto di Fiumicino, ma dopo il gran bailamme scatenatosi nelle ultime 48 ore sui vaccini AstraZeneca il Presidente del Consiglio avrebbe deciso per un’informativa pubblica per provare a rasserenare la popolazione e informare nel dettaglio cosa sia realmente successo sul fronte AZ.

La conferma è giunta ieri dalla responsabile della comunicazione di Mario Draghi, Paola Ansuini, in una risposta data al deputato di Forza Italia Antonio Palmieri sui social: «Serve una comunicazione forte, circostanziata e chiara da parte di Palazzo Chigi, che dissipi ogni dubbio sulla sicurezza di AstraZeneca. Da oggi e per tutto il tempo che servirà. Ci sono situazioni in cui il fare da solo non basta», sottolineava il parlamentare azzurro, con la risposta immediata di Ansuini che non si è fatta attendere «Domani (oggi, ndr) Draghi parlerà pubblicamente in modo puntuale su questo tema. Saremo presso il centro vaccinale di Fiumicino alle 15.00». Dopo il Consiglio dei Ministri in programma alle 11.30 a Palazzo Chigi – con l’approvazione del nuovo Decreto Legge anti-Covid che stringerà ulteriormente la vite nel contrasto alla pandemia – il Presidente del Consiglio si dirigerà al centro vaccinale anti-Covid dell’aeroporto di Fiumicino, via Antonio Zara parcheggio lunga sosta. Possibile diretta video streaming sul canale YouTube di Palazzo Chigi.

VACCINO ASTRAZENECA, COSA È REALMENTE SUCCESSO

Da qui il Premier Draghi proverà a stilare con la sua consueta comunicazione asciutta e rapida tutti i passaggi che hanno portato fino al “caos” di ieri sul vaccino AstraZeneca: dalla decisione di numerosi Paesi Ue di sospendere le vaccinazioni del siero inglese (Austria, Danimarca, Estonia, Norvegia, Islanda, Lussemburgo, Lituania e Lettonia) dopo alcuni casi (circa una decina) di trombi e coaguli nel sangue, fino alla notizia di due militari morti in Sicilia dopo l’assunzione del vaccino AstraZeneca. A scatenare confusione e panico nei cittadini la decisione sia dei Paesi Ue di sospendere a partire dall’identificazione di uno specifico lotto “sospetto” – il codice ABV5300 – che quella dell’Aifa (Agenzia del Farmaco Italiana) che contemporaneamente ha deciso di sospendere un altro lotto – codice ABV2856 – perché punto comune delle due vittime militari.

«Divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema, Agenzia del farmaco europea», scrive l’Aifa nella nota che sospende in Italia quello specifico lotto per immediati studi e indagini. Ema e Aifa concordano però nel definire «non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. Aifa comunicherà tempestivamente qualunque nuova informazione dovesse rendersi disponibile».

IL CONFRONTO DRAGHI-VON DER LEYEN

In serata v’è stato anche un confronto telefonico immediato tra il Premier Mario Draghi e la Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, il cui contenuto è stato anticipato già ieri e verrà molto probabilmente spiegato oggi dallo stesso Presidente del Consiglio in conferenza stampa da Fiumicino. «Non c’è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino Astrazeneca», fa sapere Palazzo Chigi, riportando come la Von der Leven abbia informato Draghi che l’Ema ha avviata ulteriore review accelerata della vicenda. Nel frattempo l’autopsia sul corpo del vicecomandante della sezione di Pg dei carabinieri di Trapani, Giuseppe Maniscalco, ha «escluso che la sua morte sia ricollegabile all’assunzione, da parte del militare, del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, attualmente sospeso in via precauzionale dall’Aifa».

Anche per l’altro militare deceduto, Stefano Paternò, non si esclude l’errore umano alla base del decesso.  Nel weekend il Governo approverà il nuovo piano vaccini – e Draghi oggi dovrebbe annunciarne in punti cardine – nel quale sarà confermato, perché al 100% senza connessioni con problematiche di salute. anche il vaccino AstraZeneca: occorre però comunicarlo bene e rapidamente alla popolazione, dopo che social e purtroppo anche alcuni media, hanno instillato il dubbio e il panico sui due “lotti” sospetti. Nel frattempo, altre polemiche sorgono in ambito europeo dopo che la Reuters ha rilanciato la notizia secondo cui AstraZeneca avrebbe annunciato un ulteriore taglio alla fornitura di dosi destinate all’Ue: nel primo trimestre saranno 30 milioni dosi, un terzo degli obblighi contrattuali e il 25% in meno rispetto agli impegni presi il mese scorso. Il commissario Breton ha commentato a caldo «Consegne di vaccino AstraZeneca: vedo gli sforzi, ma non i migliori sforzi». Da ultimo, la Germania con l’Italia deplorano lo stop di AstraZeneca di alcuni Paesi per via dei presunti “lotti” sospetti.