La replica di Mario Draghi alla Russia dopo le minacce all’Italia in caso di nuove sanzioni e l’attacco al ministro della Difesa Lorenzo Guarini è durissima. “Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile“, dichiara il presidente del Consiglio. Ma esprime anche solidarietà al ministro e cita le forze armate, “in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani“, a cui va “il più sentito ringraziamento del governo e mio personale“.



Definito un falco antirusso, Lorenzo Guarini risponde all’attacco di Mosca in maniera più pacata, ma comunque incisiva: “Non diamo peso alla propaganda. Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà ad esserlo“. Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, oltre a respingere con fermezza le dichiarazioni di Mosca, invita la Russiaad agire per la cessazione immediata dell’illegale e brutale aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, che la Farnesina condanna fortemente“.



DI MAIO “CONTINUE PROVOCAZIONI DA RUSSIA”

Dopo la nota ufficiale, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio pubblica un tweet parlando di “continue e ripetute provocazioni delle autorità russe al governo italiano” che per questo non “ci meravigliano più“. Quindi, manda un messaggio al governo russo: “Invece di trascorrere le giornate minacciando, fermi la guerra in Ucraina che sta causando la morte di civili innocenti“. Anche il sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia Giorgio Mulè esprime la sua “incondizionata solidarietà” al ministro Lorenzo Guerini.



Da Mosca giungono parole gravi e prive di ogni fondamento che mettono ancora di più in risalto una evidente spaccatura interna della Russia“. Inoltre, parla di “roulette russa delle offese e dei target“. Da Forza Italia parla anche il senatore Maurizio Gasparri: “A Guerini sostegno e fiducia per l’equilibrio con cui svolge il suo ruolo, che merita apprezzamento, non minacce“. Gli attacchi al ministro Guerini hanno, quindi, avuto come unico effetto quello di compattare il Parlamento e l’intera comunità nazionale.