IL DISCORSO DI DRAGHI ALLA CAMERA
«L’arrivo dell’inverno e la diffusione della variante Omicron – dalle prime indagini, molto più contagiosa di quelle finora prevalenti – ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia da Covid»: lo ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenendo alla Camera per le Comunicazioni in vista del Consiglio Europeo di domani 16 dicembre 2021. Il medesimo discorso – sempre in diretta video streaming sul canale YouTube di Palazzo Chigi e sulle dirette di Montecitorio e Palazzo Madama – verrà riproposto dal Premier Draghi alle ore 16 al Senato.
«I contagi sono in aumento in tutta Europa: nell’ultima settimana, all’interno dell’Unione europea, si sono registrati in media 57 casi al giorno ogni 100.000 abitanti. In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita», ha spiegato ancora il Premier intervenendo in Aula alla Camera, «per contrastare il Covid, dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuro». All’indomani della proroga dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022, Draghi rilancia l’appello alla vaccinazione: «Oggi più dell’85% degli italiani sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% anche la terza. Voglio incoraggiare chi non si è vaccinato a farlo al più presto e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile. Come dimostra l’Iss, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte rispetto a chi ha fatto la terza. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità. E per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come fatto finora».
CONSIGLIO UE, LE CRISI IN UCRAINA E BIELORUSSIA
Tra gli altri temi affrontati da Draghi nelle sue Comunicazioni alla Camera e al Senato vi è l’aumento del costo delle bollette energetiche, con l’intervento del Governo ancora nell’ultimo decreto per scongiurare un impatto devastante sull’economia reale: «Da giugno il governo ha stanziato più di 4 miliardi contro il caro bollette. Per l’anno prossimo, abbiamo previsto altri 3,8 miliardi e siamo pronti a aggiungere altre risorse se l’andamento dei prezzi non dovesse stabilizzarsi. Per il primo trimestre 2022, annulliamo gli oneri generali di sistema per le utenze elettriche domestiche, per le piccole attività commerciali, per le microimprese; riduciamo al 5 per cento l’aliquota IVA e abbattiamo gli oneri generali di sistema per il gas; e per i cittadini più poveri e in gravi condizioni di salute, c’è quasi un miliardo per rafforzare le agevolazioni». Non solo, chiosa il Presidente del Consiglio, «Permangono però elementi di incertezza, come la diffusione della variante Omicron e le pressioni inflazionistiche, legate anche all’aumento dei prezzi dell’energia. A fronte di questi rischi, è giusto confermare una politica di bilancio espansiva per il 2022, che consolidi il sentiero di crescita e punti soprattutto sugli investimenti».
In merito alle crisi estere di cui il Consiglio Europeo dovrà occuparsi nella prossima sessione, Draghi ha parlato dell’emergenza immigrazione con le ultime incresciose immagini giunte al confine tra Bielorussia e Polonia: «Continueremo a chiedere una gestione condivisa, solidale, umana e sicura. L’Ue deve dimostrarsi all’altezza dei propri valori, come l’ha esortata a fare Papa Francesco. E’ essenziale promuovere i corridoi umanitari e non è sufficiente sia solo l’Italia ad attuarli: serve un chiaro impegno Ue. Dobbiamo rafforzare i canali legali, sono una risorsa, non una minaccia. E serve una gestione condivisa, rapida ed efficace dei rimpatri». Riferendosi direttamente all’operato di Lukashenko, Draghi incalza «L’uso intenzionale dei migranti per scopi politici, come fa il regime bielorusso, è inaccettabile. Auspichiamo una seria condanna dal Consiglio Europeo». Sul fronte del Donbass invece l’ultima considerazione delle Comunicazioni di Draghi in vista del Consiglio Ue: «Dobbiamo rinnovare il nostri sostegno unanime alla sovranità e alla territorialità dell’Ucraina. In queste settimane abbiamo assistito al crescere delle tensioni tra la Russia e l’Ucraina. Il Consiglio europeo deve chiedere urgentemente alla Russia di adoperarsi per ridurle». La diplomazia resta l’unica via, sentenzia Draghi, «Nelle ultime settimane ci sono state consultazioni da parte del Presidente degli Stati Uniti, Biden, nel quadro Nato, con l’Italia e con altri Paesi europei per formulare una risposta […] Una soluzione pacifica non può prescindere dall’attuazione degli Accordi di Minsk del 2015».