IL DISCORSO DI DRAGHI E I 3 MESSAGGI
«Ringrazio i giornalisti per i servizi di libertà e verità che voi giornalisti ci testimoniate»: introduce il Premier Mario Draghi la conferenza stampa di fine anno. L’arrivo della variante Omicron ha aperto nuova fase della pandemia, prosegue il Presidente: «domani la Cabina di regia per attuare le nuove decisioni sull’emergenza Covid. I vaccini però restano il miglior strumento di difesa che abbiamo: dei decessi, i tre quarti sono di non vaccinati». Draghi parla di alcune di queste misure anticipandone la discussione di domani: obbligo mascherine all’aperto, tampone obbligatorio per eventi anche a chi ha la seconda dose (non la terza), riduzione Green Pass come durata e estensione obbligo vaccino per alcune categorie.
L’appello di Draghi è di continuare a vaccinarsi, specie con la terza dose: «funziona molto bene anche con le nuove varianti Delta e Omicron»; risolvere la crisi pandemica significa risolvere quella economica e sociale, «il rapporto tra debito pubblico e Pil comincia a scendere già da quest’anno». Il secondo messaggio dato da Draghi è sul fatto che il Governo sarà comunque sempre pronto a sostenere l’economia in caso di difficoltà anche nei prossimi mesi: «abbiamo raggiunto tutti i 51 obiettivi del PNRR, ora siamo nel passaggio successivo con l’ok della Commissione Europea per le prossime tranche di prestiti previsti». Il terzo messaggio del Premier è proprio riservato al Recovery Fund, «stiamo già facendo bene ma si potrà fare sempre meglio nel futuro, come testimonia il programma spaziale inserita nel PNRR che vale oltre 4 miliardi».
LE DOMANDE DEI GIORNALISTI A DRAGHI
Quirinale e Governo: quale futuro per Draghi
«Conseguito tre risultati: Italia più vaccinata, abbiamo consegnato in tempo il PNRR, raggiunti i 51 obiettivi. Abbiamo creato le condizioni perché il lavoro del Recovery continui, indipendentemente da chi chi sarà. L’importante è che il Governo sia sostenuto da maggioranze come quella che sostiene questo esecutivo, non è mica facile con posizioni e punti di partenza molto diversi».
Mattarella out, cosa succede dopo?
«Questo Governo è nato con Mattarella: la responsabilità nell’azione di Governo sta nel Parlamento, è lì che si decide la vita del Governo quest’anno e sempre. Presidente della Repubblica non è un notaio ma un garante, l’esempio di Mattarella è la migliore guida avendo garantito unità nazionale che ha permesso nascita di questo Governo».
Misure Covid per Natale e Capodanno
«Dobbiamo difendere quel poco di normalità raggiunta, ovvero non chiudere nulla, scuola in presenza e socialità soddisfacente: per farlo dobbiamo prendere tutte le precauzioni possibili, per questo domani si discuterà di quale precauzioni prendere. Per tenere aperto bisogna prendere tutte le precauzioni. Davanti alla variante Omicron in aumento cosa si può fare? Obbligo mascherine anche all’aperto sempre, meglio con le FFP2; non è escluso l’applicazione del tampone in attesa della terza dose, così come ripensamento su smartworking, si cerca insomma di rallentare la diffusione del virus. Domani si parla di questo: ogni decisione è guidata dai dati e non dalla politica».
“Green Pass evita il contagio”: non è andata così, la narrazione del Governo è stata sbagliata?
«No, comunicazione su Green Pass e Super Green Pass ha fatto stato delle conoscenze di quel momento. Non si è mai voluto dire che il Green Pass garantiva immunità dopo scadenza azione della seconda dose, si è scoperto purtroppo dopo che la seconda dose declina di più e per certi vaccini ancora di più: domani si discuterà sul ridurre la durata del Green Pass. In attesa della terza dose occorre fare tampone».
Governo e PNRR
«Governo chiamato da Mattarella, noi ci siamo spesi a fondo: fondamentale sostegno delle forze politiche, i miei destini personali non contano assolutamente niente, non ho aspirazioni particolari. Sono un nonno a servizio delle istituzioni: la responsabilità della decisione è in mano alle forze politiche, non in mano mia. Sarebbe fare offesa all’Italia. L’importante è vivere il presente al meglio: io e i Ministri abbiamo lavorato sul presente senza chiederci cosa ci sarà nel futuro».
Crollo nascite e precarietà lavoro
«Il crollo della natalità è uno degli eventi più tristi: ci siamo chiesti quali sono le cause con relativi impegni ad agire. Serve avere un’abitazione di proprietà e molto abbiamo fatto per far acquistare case ai giovani, tra mutui, esenzioni fiscali e contributi. Serve poi aiutare la donna, la famiglia e altro: resta insoddisfazione di fondo perché ancora non basta. La precarietà del lavoro è un altro dei motivi per cui è difficile mettere su famiglia, ma non basta: difficile correlazione tra natalità e forme contrattuali di lavoro».
Telecom, lo stato delle cose
«Ci sono realtà tecnologiche di prim’ordine: la configurazione societaria che verrà creata o a cui si perverrà attraverso l’azione di azionisti e Governo dovrà permettere il raggiungimento degli obiettivi fondamentali, ovvero l’occupazione, l’infrastruttura e la tecnologia».
Manovra in ritardo
«Lunghissimo confronto politico, Franco ha discusso per settimane con i partiti per la destinazione degli 8 miliardi di taglio tasse. Dopo questo lungo periodo c’è stato secondo confronto in Cabina di regia, poi terzo confronto in CdM: il periodo di dialogo non è stato compresso nella fase iniziale. C’è stato poi enorme lavoro tra relatori e Parlamento, ricevendo tutti i presidenti dei gruppi parlamentari: tutto questo per arrivare al maxi emendamento del Governo recependo molte delle distanze giunte da questi momenti di confronto. C’è stato molto affanno nella fase finale dovuto anche alle scadenze del PNRR nel mese di dicembre: e infine tutte le discussioni sul Superbonus 110%».
Scuola, cosa succede?
«Non valuteremo questo domani, non ci sarà allungamento delle vacanze di Natale. Sono consapevole della sofferenza che giovani e meno giovani hanno subito a causa delle restrizioni anti-Covid: faremo di tutto per evitare che quella esperienza si ripeta, per questo occorre prendere precauzioni. Prima cosa da fare è screening di test sulla scuola, il generale Figliuolo si è messo in moto: serve poi testing a tappeto e poi anche vaccinazione anche dei bambini».
Energia e ambiente
«Il costo sull’energia ha un costo che non ha nulla a che vedere con il gas eppure viene venduta allo stesso prezzo: i produttori energetici devono aiutare il costo per le famiglie nei prossimi anni».
Taglio Irpef ha avvantaggiato le fasce medio-alte?
«Non è vero. Beneficiari della riforma fiscale sono lavoratori e pensionati a redditi medio bassi: riduzione Irpef e taglio contributi si concentrano su lavoratori su 15mila euro di reddito, se ci aggiungiamo assegno unico per famiglie a basso reddito».
Referendum eutanasia e cannabis: cosa dice il Governo?
«Governo non sarà contro l’ammissibilità di questi referendum: non abbiamo neanche spinto per farli slittare all’anno prossimo»
Obbligo vaccinale per tutti?
«L’obbligo resta sempre sullo sfondo, non è stato mai escluso e l’approccio più di scelta preso all’epoca ha trovato la conferma nei dati dell’epidemia. Lo valuteremo se estenderlo ad altre categorie, forse già domani in Cabina di regia».
Lockdown per non vaccinati e spazio ai no vax
«Non parliamo di lockdown per no vax, però ogni risposta è sul tavolo anche se non ne parleremo domani: due terzi di morti e terapie intensive sono di non vaccinati, è una realtà tragica di cui considerare le conseguenze e che la gente le capisca. Media e giornali rispondo al senso che loro hanno delle percezioni del Paese, quindi spesso sono le persone che leggono in media e giornali quello che vogliono sentire».
Libia, torna il caos: l’Italia non interviene?
«Le elezioni rimandate sono frutto di situazione molto frammentata, noi abbiamo fatto di tutto per intervenire: unici progressi fatti sul cessate il fuoco ma serve fare di più. La speranza è che si trovi al più presto l’accordo sul voto al più presto possibile: abbiamo impegno con OIM e ONU per intervenire su migranti verso il Mar Mediterraneo, anche l’ultimo Consiglio UE si è presa impegno per azione molto più determinata per corridoi umanitari e rimpatri volontari assistiti».
Morti su lavoro e Superbonus: rischio far west sul cantiere
«L’intervento normativo già fatto dal Governo è stato valutato efficace, però occorre fare di più e valuteremo quanto possibile».
Patto di stabilità
«Oggi è cambiato molto il quadro internazionale ed europeo. Una visione critica sul patto di stabilità trova un consenso quasi generale. L’Italia è in una buona posizione per far sentire la propria voce. La discussione con la Commissione sul patto di stabilità è appena iniziata. Probabilmente durerà nel corso del 2022. È importante arrivare a un nuovo consenso che è necessario. Le regole fiscali servono ma occorre che siano regole ragionevole».
Berlusconi al Quirinale pericoloso per la tenuta europea e dei mercati?
«Non compete a me, né competeva a me quando ero alla BCE».
Se la maggioranza si spacca sul Quirinale…
«Scenario da temere ovviamente, avendo detto che ci vuole maggioranza più ampia dell’attuale perché l’azione di questo Governo continui, è immaginabile una maggioranza che si spacci sul Colle e poi si ricomponga magicamente quando poi deve sostenere il Governo?»
Proposte su riforma pensioni
«Tavolo con i sindacati è intenzione mia di qualche mese fa: i provvedimenti in tema di pensioni nella Manovra erano provvedimenti transitori per affrontare il prossimo anno, che ci fosse bisogno di riforma più ampia è normale. I sindacati hanno accolto questa proposta e così il tavolo è cominciato lunedì con la riunione tecnica: serve maggiore flessibilità in uscita; come si fa ad organizzare sistema che garantisca certo livello di pensioni per giovani e per coloro che hanno attività precarie; cosa si può fare per riprendere strada su previdenza complementare; chi va in pensione oggi è punito se vuole lavorare da altre parti. Questi sono i 4 temi fondamentali su cui il Governo è presente e il mio impegno è volto a renderlo sostenibile: ci abbiamo messo 30 anni di riforme per renderle sostenibili le pensioni ma con effetti negativi sui pensionati che non hanno fiducia nella stabilità degli assegni, questo si traduce poi in meno investimenti, liquidità e consumi. Non bisogna cambiare la riforma pensionistica ogni tre anni: non si può mettere in discussione la sostenibilità del metodo contributivo».
Evasione fiscale e rottamazione cartelle
«C’è stato solo un mini condono ad inizio del mio Governo: dopo stop, serve riforma sul sistema di riscossione delle tasse ma già molto è cambiato con le novità sull’Agenzia delle Entrate (con accesso alle banche dati) e sulla fatturazione elettronica (pregio dei precedenti Governi). La battaglia è lunga alla evasione fiscale, serve guardare al contenzioso fiscale come si sviluppa, ridurre tempo tra notifica e riscossione».
Proroga stato di emergenza e moratoria brevetti vaccini: si poteva fare meglio?
«Stato di emergenza è stato atto di necessità e buonsenso: con i dati ad inizio ottobre si poteva ragionare di non prorogare tutto il contesto di pacchetto dell’emergenza. Poi la situazione è peggiorata nelle ultime settimane e quindi si è dimostrato che tutto il blocco normativo e sanitario andava prorogato. Sui brevetti la commissione UE ha fatto proposta su deroga temporanea al brevetto per installare centri produttivi in Africa che usino questi brevetti, ma a questa misura si oppongono gli USA. Questa è la vera situazione: rivendico come Unione Europea che abbiamo fatto più di chiunque altro sui vaccini, gli USA hanno fatto promesse gigantesche ma consegne effettive molto più limitate. Il problema è che le nostre donazioni sono avvenute in maniera straordinaria ma poi comunque le vaccinazioni restano basse, il che vuole dire che occorre fare molto di più in termini logistici».
Tampone obbligatorio e terza dose
«Favorevole a escludere obbligo tampone per chi ha terza dose. Tra la seconda dose e la terza dose, quando la durata tende a scadere, occorre invece fare tampone: è misura temporanea ma bisogna farla per contrastare diffusione virus. Domani capiremo in che modalità».
Elezioni anticipate?
«Chiedete alla maggioranza se trovano un altro nome per tenere unito il Governo, non chiedetelo a me. Voto? Serve mantenere crescita, progetti PNRR e evoluzione per la fine naturale della Legislatura».
Temi etici: cittadinanza stranieri ed eutanasia
«Eutanasia, noi siamo nelle mani del Parlamento e della Costituzione: dobbiamo dare attuazione alla sentenza della Consulta. Cittadinanza stranieri? Domani il Cdm avremo il “decreto flussi” per dare riconoscimento legale a 70mila lavoratori nell’industria italiana, specialmente nell’edilizia».
Magistrati in/out dalla politica come se niente fosse…
«C’è un problema di riforma nel CSM: il meccanismo di elezione del CSM verrà cambiato, non credo riusciremo a farlo nel Cdm di domani ma andrà fatto. Sulla candidabilità dei magistrati in politica, le cosiddette “porte girevoli”, è un fenomeno che non possiamo apprezzare e c’è da rispettare la Costituzione che pure lo permette».
Cina e Russia, che rapporti mantenere
«Sulla Russia abbiamo fatto due conferenze con Usa, Francia, Germania, Uk e Italia: la questione più importante è quale sia la situazione in cui si trova oggi Mosca. L’ammasso di soldati al confine con l’Ucraina ci dice che nell’ultima settimana c’è stato rallentamento, ma gli Usa ci dicono che cresceranno quelle truppe: mi chiedo cosa possa fare l’UE in quanto fattore di deterrenza. Abbiamo missili, navi, cannoni, eserciti? Al momento no, c’è solo la NATO che ha però priorità strategiche diverse e che guardano al quadrante indo-pacifico: la NATO non è assente in Europa ma noi abbiamo deterrenze solo di tipo economico. Ma siamo in grado di fare azioni contro il gas? Siamo seri, non possiamo: Putin vuole rimanere in uno stato di colloquio in cui forse degli sviluppi positivi possano arrivare. In più serve osservare gli accordi di Minsk che Ucraina e Russia non hanno rispettato».
Crescita e povertà
«Punto fondamentale di questo Governo: non c’è progresso e crescita senza coesione sociale. Non c’è vera crescita se si lasciano indietro i poveri: non è crescita civile, sarebbe solo economica. Durante pandemia la povertà è aumentata tantissimo, oggi inizia a ridursi ma è sempre molto alta per chi non ha Naspi, Reddito di Cittadinanza e Reddito di Emergenza. Grande importanza al terzo settore».
IL DISCORSO DI DRAGHI PER LA FINE ANNO 2021
Questa mattina alle ore 10.30 è prevista la consueta conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio Mario Draghi, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare. Come sempre sarà possibile seguire l’intero evento in diretta video streaming dal canale YouTube di Palazzo Chigi, così come in tv sui canali all news come Sky TG24, Rai News24, TgCom24.
Tanti i temi sul tavolo del Presidente che si troverà a rispondere a 360° gradi su tutti i temi caldi della politica attuale: inevitabile sarà partire dalle possibili nuove restrizioni da adottare prima di Capodanno, in attesa della Cabina di regia convocata già per il 23 dicembre a Palazzo Chigi. Con l’aumento dei contagi da Covid-19 e la diffusione della temibile variante Omicron (ma ancora tutta da verificare nel nuovo sequenziamento ISS in arrivo tra oggi e domani, ndr), le ipotesi fatte sono già diverse: da un’Italia tutta in zona arancione (ipotesi meno plausibile, anche perché avrebbe impatto solo su chi non è in possesso del Super Green Pass), all’obbligo di mascherina all’aperto, passando all’estensione dell’obbligo vaccinale per diverse altre categorie di lavoratori, dai tamponi obbligatori anche per vaccinati nell’accesso a grandi eventi (stadi, concerti, discoteche, feste Capodanno), fino a parole assai più inquietanti come “coprifuoco” o “lockdown notturno” nei giorni festivi. Draghi ha sempre ribadito, ancora ieri nella conferenza stampa con gli ambasciatori, che il vero faro come misura resta la campagna di vaccinazione (con l’accelerazione sulla terza dose): «La campagna di vaccinazione contro il Covid ci ha permesso di salvare vite e di riaprire l’economia, le scuole, i luoghi della nostra socialità. L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano però alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi». Si attende entro domani il nuovo Decreto di Capodanno (dal 27 dicembre in vigore?) e saranno perciò inevitabili le domande in essere dai giornalisti specie nella prima parte della conferenza stampa di fine anno.
GLI ALTRI TEMI DELLA CONFERENZA STAMPA
Ma nella conferenza organizzata dalla stampa parlamentare non si parlerà solo di Covid, visto il fondamentale appuntamento in arrivo subito con il nuovo 2022: inevitabili saranno infatti le domande al Premier Draghi sulla prossima Elezione del Quirinale. Finora l’ex BCE ha sempre glissato l’argomento dicendo fosse troppo presto per parlarne: le trame però tra i vari partiti sono già belli che cominciati e anche solo un accenno di “candidatura” (o smentita) fatta da Draghi provocherebbe un mini-terremoto nella maggioranza. Il 23 si incontrano i leader del Centrodestra, ieri sera quelli del Centrosinistra (Letta-Pd, Conte-M5s, Speranza-LeU): la parola spetta a Draghi, sempre che vorrà dare qualche informazione in merito. Altri temi riguardano le scadenze italiane sul PNRR per il 2022, oltre alla Manovra di Bilancio in netto ritardo sulla tabella di marcia, e poi ancora il tema migranti, l’inflazione, il caro-vita e le riforme fisco-giustizia-pensioni. Sempre ieri, intervenendo alla XIV Conferenza degli ambasciatori e delle ambasciatrici d’Italia nel mondo presso la Farnesina, il Presidente del Consiglio ha così introdotto il tema del Recovery Fund per il prossimo semestre: «Abbiamo davanti sfide significative, da cui dipende la nostra credibilità davanti ai cittadini e ai nostri partner. La prima è l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha detto Draghi – Nei prossimi cinque anni, dobbiamo investire 191,5 miliardi di euro, a cui si aggiungono altri fondi per un totale di 235 miliardi di euro. Ci siamo impegnati a ridurre i divari territoriali, generazionali, di genere; ad accelerare la transizione digitale e quella ecologica; a migliorare la scuola e rafforzare la sanità; e a riformare in modo profondo l’economia, per rilanciare la produttività, semplificare la burocrazia, favorire l’innovazione. Il Pnrr non è il Piano di rilancio di questo governo. È il Piano di rilancio di tutto il Paese. E spetta a tutti – politici, funzionari, imprenditori, parti sociali – contribuire alla sua realizzazione in modo rapido, efficiente, onesto».
DIRETTA VIDEO STREAMING CONFERENZA DRAGHI