Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del Lavoro all’università “Sapienza” di Roma e coordinatore scientifico della scuola di formazione del M5S, è intervenuto ai microfoni de “Il Fatto Quotidiano”, raccontando il suo incontro con Beppe Grillo, avvenuto nella Capitale, presso l’hotel “Forum”. Come ha rivelato l’intervistato, lui e Grillo si sentono sovente e quando lui si reca in trasferta nella Città Eterna, spesso si incontrano di persona: “Abbiamo parlato di tutto. Siamo stati due ore assieme, nel pomeriggio. Il tema dell’incontro è stato la situazione del Movimento, e la crisi innescata dalla scissione di Luigi Di Maio. Nell’ambito di questo discorso, abbiamo parlato delle figure sociali entrate in gioco in questa storia”.
In particolare, “Grillo mi ha detto che ha rapporti frequenti con Draghi, cosa che ha raccontato anche ai deputati delle commissioni. Mi ha spiegato che il premier gli manda messaggi sulle cose da fare, sui provvedimenti da approvare, insomma sul rapporto da tenere con il governo”.
DOMENICO DE MASI: “ECCO COSA HA CHIESTO DRAGHI A GRILLO”
Nel prosieguo del suo intervento su “Il Fatto Quotidiano”, Domenico De Masi ha rivelato che Grillo gli ha detto che fino a questo momento Mario Draghi gli ha dato tutto ciò che ha chiesto sul piano politico da quando i Cinque Stelle sono al governo, aggiungendo come vi sia una forte intesa tra lui e il presidente del Consiglio.
Fra le richieste rivolte dall’ex leader della Bce a Grillo, tuttavia, vi è quella di “rimuoverlo dal M5S, perché inadeguato”. A quel punto, De Masi ha raccontato di essere insorto, di essersi messo a urlare: “È indecente, si parla del tuo presidente, con quale diritto Draghi chiede questo? Poi gli ho spiegato anche che vogliono tenerli nel governo per cuocerli a fuoco lento. Sanno che in autunno, con questa crisi, i poveri aumenteranno in modo sensibile. Il M5S sarebbe pronto a farsene carico, a difenderli, e facendolo riacquisterebbe consensi. Ma non vogliono che questo accada. Vogliono danneggiare il Movimento, e mi pare che ci stiano riuscendo ottimamente”.
DOMENICO DE MASI: “DI MAIO? È GIOVANE, SI È LASCIATO INFLUENZARE”
De Masi ha voluto evidenziare che “Grillo non ha intenzione di uscire dal governo. Mi ha risposto: ‘Non si esce dalla maggioranza per un inceneritore (quello previsto a Roma con una norma del decreto Aiuti, ndr)‘. Io comunque credo che il suo no allo strappo dipenda dal suo rapporto con Draghi. Credo anche che il rapporto di Grillo con l’ex premier Conte sia conflittuale, per come lo decodifico io. Penso che Beppe abbia paura di perdere il Movimento, il suo figlio politico. Teme che Conte gli tolga potere, ma il presidente del M5S non è un furbastro, è un brav’uomo”.
Domenico De Masi ha quindi tenuto a dire che ritiene che anche Luigi Di Maio abbia fiducia in Mario Draghi, ma che, in virtù della sua giovane età, si sia lasciato influenzare. Adesso, se De Masi fosse al posto di Conte, “me ne andrei. Non può venire una persona da Genova e decidere al posto tuo, dopo che ti sei caricato il peso del Movimento. Non puoi delegittimarlo così: è poco dignitoso”. A Grillo il coordinatore scientifico della scuola di formazione del M5S ha posto anche il problema della comunicazione del Movimento e lui gli ha risposto: “D’ora in poi me ne occuperò io”. Il nocciolo della questione è che “Grillo è convinto di essere al di sopra dello Statuto del Movimento. E questo non va bene: lui e Conte devono chiarirsi su questo punto. Altrimenti, come si fa?”.