Si è tenuto ieri a Parigi un summit convocato dal presidente francese Emmanuel Macron, e a cui hanno preso parte 18 fra leader europei ed africani, fra cui anche il presidente del consiglio, Mario Draghi. Un summit lanciato di fatto ad aprile di un anno fa, e voluto a sostegno dell’economia africana e di tutti quegli stati del Continente Nero che in questo anno e passa di pandemia hanno subito una devastazione non solo sanitaria ma anche e soprattutto economica e sociale. «L’Europa e gli Stati Uniti – le parole del premier italiano al termine dell’incontro – hanno risposto alle devastazioni della pandemia attraverso finanziamenti per costruire il futuro, con una grande solidarietà e soprattutto garantendo l’accesso alla vaccinazione per tutti».
«In Africa non c’è nulla di tutto questo – ha proseguito – quello che questo summit ha voluto fare è organizzare una risposta per l’Africa come quella che c’è stata in Europa e negli Stati Uniti. Dovrà essere una risposta necessariamente mondiale, è l’unica strada». L’inquilino dell’Eliseo ha aggiunto: «Dobbiamo vaccinare di più, sempre di più, almeno il 40% della popolazione africana, ed è un obiettivo raggiungibile nel 2021 se collettivamente compriamo più dosi e se produciamo insieme all’Africa».
DRAGHI, MACRON, INTESA SU AIUTI AFRICA: “SOSTENUTI DA TUTTE LE ISTITUZIONI”
Draghi ha parlato di vertice «molto importante, anche alla luce del G20 (presieduto quest’anno dall’Italia, ndr)», sottolineando come le misure di aiuto nei confronti dell’Africa debbano essere sostenute «in tutte le istituzioni multilaterali nel mondo: si va dalla distribuzione di diritti speciali di prelievo (emessi dal Fondo Monetario Internazionale, ndr) alla ristrutturazione dei debiti». Dei 650 miliardi di dollari che potrebbero essere emessi dal Fmi, il Fondo Monetario Internazionale, 100 dovrebbero andare all’Africa secondo Macron. Infine si è parlato anche dei vaccini e dell’eliminazione dei brevetti: «Sosteniamo i trasferimenti di tecnologia e l’iniziativa che è stata richiesta dall’Oms, dalla Wto e dal Medicines Patent Pool (sostenuto dall’Onu, ndr) – le parole di Macron – per rimuovere tutti i vincoli in termini di proprietà intellettuale che bloccano la produzione di qualsiasi tipo di vaccino».