I rapporti tra l’Italia e la Cina sono cambiati con l’avvento di Mario Draghi. «Sicuramente è il peggio nemico dei cinesi», afferma lo scrittore Luigi Bisignani a Quarta Repubblica, chiarendo che il premier italiano è l’unico anello di congiunzione tra l’Europa e gli Stati Uniti. «Il governo Conte aveva puntato molto sulla Cina, ma Conte era un dilettante della politica estera, per cui ha scimmiottato l’andazzo che c’era nel MoVimento 5 stelle, ma in realtà non ha mai inciso». I rapporti con la Cina però sono entrati nello scontro tra Conte e Beppe Grillo, con quest’ultimo che ha incontrato l’ambasciatore cinese. «Quello è stato un grandissimo sgarbo di Grillo che Conte ha provato a riparare visto che si stava facendo la festa del G7 in Cornovaglia. Era uno sgarbo anche nei confronti di Draghi».



Secondo il noto retroscenista della politica italiana le personalità che hanno maggiormente influito nei rapporti con la Cina sono state Andreotti, Prodi, D’Alema e Dini. Ma a proposito di Massimo D’Alema riferisce che ha un peso nei rapporti con la Cina.

“ITALIA-CINA? DA DRAGHI DISCONTINUITÀ CON CONTE”

«È un grandissimo osservatore internazionale. L’intelligenza di uomini come lui, Andreotti e Cossiga non si spegne con i ruoli, rimane», dichiara Luigi Bisignani a Quarta Repubblica. Di punto di rottura parla anche Mario Boselli, presidente della Fondazione Italia Cina, associazione che ha l’obiettivo di facilitare le attività commerciali italiane in Cina. «Il governo Draghi si è riallineato ai rapporti tradizionali nell’ambito delle alleanze occidentali, e questo segna una notevole discontinuità con il governo Conte. In ambito commerciale, invece, i rapporti non hanno mai smesso di essere molto positivi», le sue parole riportate dal Post. Ovviamente i rapporti con la Cina restano buoni, ma il governo è tornato a marcare una distinzione tra rapporti commerciali e rapporti politici, che con il governo Conte era andata persa o era apparsa abbastanza opaca. L’Italia, infatti, ha abbandonato quella posizione di ossequio nei confronti della Cina.



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