IL TERZO ENDORSEMENT PER DRAGHI IN CONSIGLIO UE: PARLA L’EX COMMISSARIA POLACCA
È il terzo endorsement nel giro di poche settimane per Mario Draghi come prossimo Presidente del Consiglio Europeo: dopo gli elogi di “Financial Times” e “Politico.eu” ora a parlare è direttamente una ex commissaria Ue che oggi in Polonia è deputata con la Piattaforma Civica, la coalizione del Governo Tusk che ha battuto i conservatori alle ultime Elezioni. «Mario Draghi sarebbe un presidente del Consiglio Ue pragmatico e credibile non solo per il Sud Europa ma anche per il Nord e per l’Est», sono le parole di Danuta Hübner nella lunga intervista al “Foglio”.
Tutti questi “elogi” hanno rimesso al centro del dibattito politico verso le Elezioni Europee di giugno la figura di Mario Draghi non più come possibile “post-Von der Leyen” ma come ruolo di equilibrio alla guida del Consiglio Ue in stretto legame con tutti i leader dei 27 Paesi membri. Secondo la Hübner la capacità di Draghi sarebbe sia per il ruolo avuto da Premier in Italia ma soprattuto per la guida della BCE in questo nuovo Millennio. «Draghi potrebbe essere un’ottima scelta come presidente del Consiglio europeo», specie per chi ricorda la sua comprensione profonda della sfida da n.1 dell’Eurotower, «capì le conseguenze a breve e lungo termine in tempi drammaticamente difficili in cui era in gioco il futuro della moneta unica».
HUBNER (EX COMMISSIONE UE): “DRAGHI GUARDA AVANTI CON PROSPETTIVA STRATEGICA, UNA RARITÀ”
Secondo la deputata polacca, già Commissaria Ue per la Coesione, Draghi ha avuto il coraggio nel suo ruolo in bCE di «allontanarsi dai tabù politici ed è stato fondamentale per la sopravvivenza dell’Euro». Sempre nel dialogo con il “Foglio”, Hübner racconta l’innamoramento europeista del periodo “Whatever it taker” draghiano: «Draghi scommette sull’Europa, non rappresenta interessi di parte».
Osservando l’incarico ricevuto da Draghi direttamente da Von der Leyen – nella guida della Commissione per il rapporto sulla competitività – secondo l’ex Commissaria Ue il potenziale prossimo Presidente del Consiglio Ue sta guardando avanti «con una prospettiva strategica, una rarità» in quanto i politici «raramente guardano avanti, spesso il loro orizzonte preferito è quello delle prossima elezioni». In definitiva, per la politica polacca Draghi potrebbe essere una sorta di “addomesticatore” delle istituzioni a Bruxelles, insomma un perfetto «leader per il Consiglio europeo e potrebbe portare i leader nazionali verso un buon compromesso che non sia sempre e per forza il minimo comune denominatore».