Un anno dopo la chiusura totale dell’Italia, a Palazzo Chigi è un altro videomessaggio di un altro Presidente del Consiglio a segnare il passo: da Giuseppe Conte a Mario Draghi, ecco il primo vero discorso alla nazione del nuovo Premier intervenuto alla conferenza “Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere” organizzato dalla Ministra delle Pari Opportunità Elena Bonetti. «La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita non lontana», ha spiegato Draghi in un messaggio durato 7 minuti e che nella prima parte soprattutto passa all’intera nazione sconvolta ancora dalla crisi pandemica, tanto sanitaria quanto economica e sociale.
Il Premier insiste sul concetto che l’intero Governo deve fare di più nei compiti che gli spettano, vista anche l’estrema pazienza che il popolo italiano ha saputo dimostrare: «il governo deve fare la sua. Anzi deve cercare ogni giorno di fare di più […] Voglio cogliere questa occasione per mandare a tutti un segnale vero di fiducia. Anche in noi stessi. Ringrazio, ancora una volta, i cittadini per la loro disciplina, la loro infinita pazienza, soprattutto coloro che soffrono le conseguenze anche economiche della pandemia. Ringrazio gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che sopportano il peso della chiusura delle scuole – ha detto ancora l’ex Governatore BCE -. Ringrazio gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, le forze armate, la Protezione Civile e tanti altri lavoratori in prima linea per la loro incessante opera. Sono anche questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al governo di moltiplicare ogni sforzo».
IL VIDEO MESSAGGIO DEL PREMIER DRAGHI PER LA GIORNATA DELLE DONNE
Nel moltiplicare ogni sforzo per raggiungere la fine di questa pandemia, il video messaggio di Mario Draghi punta dritto all’obiettivo prossimo della maggioranza: «Il nostro compito – e mi riferisco a tutti i livelli istituzionali – è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide». Si parte dal piano vaccini, potenziato e da potenziare, dopo il cambio radicale dell’intera gestione centrale (Curcio, Figliuolo, nuova cabina di regia): «Nel piano di vaccinazioni, che nei prossimi giorni sarà decisamente potenziato, si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli. Questo non è il momento di dividerci o di riaffermare le nostre identità. Ma è il momento di dare una risposta alle tante persone che soffrono per la crisi economica, che rischiano di perdere il posto di lavoro, di combattere le disuguaglianze».
A differenza dal recente passato, Draghi sostiene di non voler «promettere nulla che non sia veramente realizzabile. Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni. Il mio pensiero costante è diretto a rendere efficace ed efficiente l’azione dell’esecutivo nel tutelare la salute, sostenere chi è in difficoltà, favorire la ripresa economica, accelerare le riforme». In merito alla parità di genere e alla sfida del Recovery Plan, la Giornata Internazionale della donna (8 marzo) è un ottimo traino «Gli strumenti che dobbiamo impiegare sono vari, penso tra gli altri ai congedi parentali, penso al numero dei posti negli asili nido che ci vede inferiori agli obbiettivi europei, e sulla loro distribuzione territoriale che va resa ben più equa di quanto non sia oggi». Nello specifico della parità di genere, Draghi aggiunge «opportunità straordinaria nel programma NextGeneration EU per diventare realtà nell’azione di governo, del mio governo. Tra i vari criteri che verranno usati per valutare i progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ci sarà anche il loro contributo alla parità di genere».