Mario Draghi esprime sostegno alla Commissione Ue. Intervenuto al Senato, il primo ministro italiano ha preso posizione sullo scontro aperto tra Bruxelles e la Polonia, innescato dalla sentenza della Corte costituzionale di Varsavia sul primato del diritto nazionale su quello europeo.

«Fermo, fermissimo sostegno alla Commissione europea nell’azione che sta facendo. La Commissione sta reagendo con fermezza», ha spiegato Mario Draghi nel corso del suo intervento. L’ex presidente della Bce ha sottolineato che tra i temi europei c’è quello che riguarda «come si affronta la sfida dell’integrità europea che viene dalle sentenze di corti costituzionali nazionali che rivendicano la primazia sulla Corte di giustizia europea».



Draghi: “Polonia, massimo sostegno a commissione Ue”

Il duro confronto tra Ursula von der Leyen e la Polonia sta tenendo banco all’Europarlamento, con la presidente della Commissione europea che s’è detta fortemente preoccupata dalla sentenza della Corte costituzionale di Varsavia. Il premier polacco Morawiecki ha respinto «la lingua delle minacce e delle imposizioni di Bruxelles», annunciando al contempo l’abolizione della sezione disciplinare della Corte suprema, rimarcando che «i meccanismi introdotti sulla responsabilità non hanno risposto alle nostre aspettative».



Tra i vari interventi al Senato di oggi, Matteo Renzi ha condiviso la linea di Draghi ed ha rilanciato: «Io ai colleghi polacchi, ungheresi e sloveni farei capire che va tutto bene lamentarsi dell’Europa però se si sentono così a disagio con i valori europei rinunciano ai soldi europei con i quali hanno salvato i loro bilanci traballanti. Se vogliono stare in Europa ne rispettino i valori perché l’Ue non è un bancomat».

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