Prezzo dell’energia, pandemia, relazioni internazionali, commercio e transizione digitale, ma anche la Polonia: questi i temi affrontati dal Consiglio Ue del 21 e 22 ottobre 2021. Intervenuto in conferenza stampa, il primo ministro italiano Mario Draghi ha esordito così: «Si è rivelato un consiglio importante, con discussioni approfondite e complesse».



Mario Draghi ha subito analizzato il dossier energia, ribadendo la richiesta di preparare subito uno stoccaggio integrato con le scorte strategiche: «Dobbiamo proteggere tutti i Paesi dell’Ue in egual misura». «Nel lungo periodo bisogna puntare sulla strategia delle rinnovabili», l’analisi del premier, «ma se i prezzi del gas salgono si pone un problema anche di finanziare questo percorso ed è difficile rinunciare immediatamente al gas per molti Paesi».



MARIO DRAGHI SU POLONIA E MIGRANTI

Sullo Stato di diritto in relazione alla Polonia Mario Draghi ha sottolineato che «la discussione non è stata riportata nelle conclusioni perché non c’erano conclusioni da riportare», un confronto «approfondito con punti di vista diversi, ma con nessun cambiamento in quella che è la procedura seguita dalla commissione»: «Non ci sono alternative, le regole sono chiare. Non è stata messa in discussione la legge secondaria dell’Unione, come successo in altri casi, ma la legge primaria, il Trattato: non ci sono alternative. Quando viene messa in discussione la base dell’Unione, la Commissione non può fare altro che andare avanti. Ma è necessario e importantissimo mantenere il dialogo con la Polonia. Estrema chiarezza sulla difesa dei principi dell’Unione e grande disponibilità a continuare il dialogo politico. È molto importante il linguaggio, il rispetto di posizioni che non condividiamo ma che dobbiamo rispettare. Se non c’è rispetto, non c’è dialogo». Altro tema molto dibattuto a livello europeo è quello legato al finanziamento dei muri, il giudizio di Draghi è tranchant: «No al finanziamento Ue per i muri».