Italia alle prese con l’emergenza coronavirus, il futuro potrebbe vedere protagonista Mario Draghi nella veste di premier di un Governo di unità nazionale: questa l’ipotesi discussa tra i partiti di maggioranza e opposizione, riportata dai colleghi del Corriere della Sera. L’epidemia ha messo in ginocchio l’economia del Paese e fonti Pd parlano di un crollo del Pil tra il 5 ed il 7% per il 2020. «Sarà necessaria una manovra choc, che non si potrà fare senza un patto nazionale», filtra da casa dem, ma il sentiment è lo stesso tra tutte le forze politiche: «Tutti consapevoli che il Paese sta per affrontare una crisi economica senza precedenti». E non è la prima volta che si parla di un governassimo guidato dall’ex numero uno della Bce, personalità in grado di conciliare le posizioni di molti partiti in Parlamento…
MARIO DRAGHI PREMIER DI UN GOVERNO DI UNITA’ NAZIONALE? NO M5S
Se Matteo Salvini non si è sbilanciato nell’intervista rilasciata a La Stampa – «Non faccio nomi. Ma ho molte idee da mettere a disposizione. Anche di quelli che ci danno degli sciacalli. A me importa solo una cosa: avere la coscienza pulita con mio figlio» – a sostenere la candidatura di Draghi è Mario Monti ai microfoni di Sky Tg 24: «Serve una personalità fuori dall’agone politico per dirigere uno sforzo comune di questo genere, il nome di Mario Draghi è sicuramente un nome molto eccellente». Chi non mette in discussione l’operato di Giuseppe Conte è – ovviamente – il Movimento 5 Stelle, che in una nota ha stroncato l’ipotesi circolata nelle ultime ore: «L’attuale governo ha la piena fiducia del M5S e così anche Conte, il quale sta gestendo con capacità e determinazione una situazione senza precedenti. Il presidente del Consiglio è per noi una figura di garanzia, alla guida di un esecutivo che sta lavorando compatto e in sintonia con un unico obiettivo: aiutare il nostro Paese a uscire dalla crisi. Altri nomi fatti circolare per la guida di Palazzo Chigi, come quello del Governatore Draghi, per noi non sono neppure ipotizzabili».