La possibile partecipazione di Vladimir Putin al G20 diventa un caso su cui si consuma l’ennesimo scontro tra Italia e Russia. Il premier italiano Mario Draghi nelle scorse ore è intervenuto smentendo il Cremlino, che poco fa ha replicato con irritazione. Tutto è partito dalle dichiarazione del consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, il quale poche ore fa, citato dai media di Mosca, aveva detto che il presidente russo aveva accettato l’invito per il summit del prossimo novembre in Indonesia.
«Vladimir Putin non sarà presente al prossimo G20», ha dichiarato invece il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa conclusiva del G7 di Elmau, riferendo quanto gli aveva comunicato il governo di Giacarta. «Sulla presenza del presidente Putin al G20, il presidente indonesiano lo esclude, è stato categorico, non verrà. Potrà succedere un intervento da remoto, vedremo». Parole che non sono piaciute al Cremlino, la cui irritazione traspare dalle parole del comunicato diffuso per smentire quanto affermato da Mario Draghi.
“DRAGHI NON È PIÙ PRESIDENTE DEL G20…”
«Non è Draghi a decidere se Putin parteciperà o meno», la replica dalla Russia. Il premier Mario Draghi aveva però semplicemente detto di aver avuto assicurazioni da parte del presidente indonesiano, Joao Widodo, che il presidente russo non avrebbe partecipato di persona al summit. Ma comunque non aveva escluso che Vladimir Putin avrebbe potuto fare un intervento in videoconferenza. A stretto giro è arrivata la dichiarazione indispettita del Cremlino, pubblicata dalla Tass, secondo cui la partecipazione di Putin al G20 sarebbe stata confermata dopo l’invito dell’Indonesia.
Una nuova puntata dello scontro tra Italia e Russia, le cui relazioni si sono incrinate dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, testimoniato anche dalle parole dell’assistente del presidente russo, Yuri Ushakov, il quale oggi ha aggiunto in maniera piccata che il premier italiano Mario Draghi «probabilmente si è dimenticato di non essere più il presidente del G20», così com’è stato per il 2021 prima del passaggio di testimone all’Indonesia.