Mario Draghi si dice pienamente d’accordo con il reddito di cittadinanza, misura fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, spesso e volentieri attaccata dal mondo politico e imprenditoriale. Parlando con i cronisti a Palazzo Chigi, il presidente del consiglio ha spiegato: ″È troppo presto per dire se verrà riformato – si legge sul sito dell’Huffington Post – ma il concetto alla base del reddito di cittadinanza io lo condivido in pieno”, quindi l’ex numero uno della Banca Centrale Europea ha aggiunto: “Le cose per l’economia italiana vanno bene e si spera che vadano anche meglio”. Il presidente del consiglio stila anche una sorta di bilancio a sei mesi dal suo arrivo e in vista della paura estiva: “Ieri ho ringraziato i ministri per il lavoro e la determinazione avuta in questi sei mesi di governo, nel disegnare e attuare l’agenda”.
“Mentre ci avviamo tutti per prenderci queste due settimane di vacanza – ha continuato – il pensiero che bisogna tener chiaro è che tra due settimane ci vuole la stessa determinazione, se non maggiore, per affrontare sfide e problemi e dare risposte a problemi urgenti e gravi”. Fondamentale sarà nei prossimi mesi continuare a contenere la pandemia di covid che ormai da un anno e mezzo ha stretto nella sua morsa il mondo intero: “Cosa temere di più nei mesi a venire? Dobbiamo essere sicuri di aver fatto di tutto per evitare che la pandemia si aggravi: che basti o no non lo sappiamo. Tutto viene fatto sulla base delle evidenze e dei dati di oggi”.
DRAGHI: “SICUREZZA SUL LAVORO COSA CHE STA A CUORE A TUTTI NOI”
Dribblata invece la domanda sulla durata del governo fino a fine legislatura (2023): “L’orizzonte del Governo è nelle mani del Parlamento. Non posso esprimere orizzonti, vedute”. Quindi aggiunge: “L’impegno che abbiamo preso per l’autunno è per cominciare la scuola in presenza, assolutamente e la continuazione della campagna vaccinale”. Infine, sul tema della sicurezza del lavoro, alla luce della morte della 40enne Laila El Harim, nel modenese, ha specificato: “C’è una cosa in particolare che sta a cuore a tutti noi, a me certamente e più di ogni altra cosa. Bisogna fare qualcosa poter migliorare una situazione inaccettabile sul piano della sicurezza sul lavoro. Rivolgo un pensiero commosso e affettuoso a tutti coloro che volevano bene a Laila El Harim. Due mesi fa era la D’Orazio e così via, ogni giorno. È stato fatto molto ma occorre fare molto di più”.