Sembrerebbe essere tornato il sereno fra l’Italia e l’Ucraina dopo le leggere tensioni delle scorse ore. Poco fa è uscito allo scoperto Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, che ha fatto sapere di aver avuto un colloquio con il premier Draghi. Attraverso la sua pagina Twitter ha scritto: “Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati, Ucraina e Italia”. E ancora: “Il presidente del Consiglio in una conversazione telefonica ha sostenuto l’uscita della Russia da Swift (infrastruttura di pagamento interbancario mondiale, ndr) per la fornitura di assistenza alla difesa”, per poi aggiungere e concludere: “L’Ucraina deve entrare a far parte dell’Ue”. La conferma di Palazzo Chigi: “Draghi ha ribadito al presidente Zelensky che l’Italia appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito Swift”.
Polemica superata quindi, dopo che nella giornata di ieri Draghi aveva raccontato di non essere riuscito ad entrare in contatto con Zelensky, e questo di rimando aveva replicato: “la prossima volta cercherò di spostare l’agenda bellica…”. Il presidente ucraino ha diffuso anche un video via Telegram, in cui ha spiegato: “Spero che l’Ungheria e la Germania abbiano il coraggio di boicottare l’uso da parte della Russia del sistema di messaggistica interbancario Swift”. In questi giorni si parla tanto di Swift, sistema che se bloccato, secondo molti, potrebbe rappresentare la vera e propria Sanzione nei confronti dell’economia russa. Si tratta di una garanzia di sicurezza negli spostamenti di denaro e nello scambio di messaggi fra le istituzioni finanziarie di tutto il mondo.
ZELENSKY, CONTATTO CON DRAGHI PER SWIFT: ECCO DI COSA SI TRATTA
E’ gestito dalla Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, cooperativa a sua volta gestita dalle banche di tutto il mondo. Ad ogni istituto viene assegnato un codice che permette di verificare con certezza l’identità dell’ente quando si effettuano pagamenti esteri, come ad esempio un bonifico o qualsiasi altro pagamento digitale bancario.
Per fare un esempio ancora più concreto: quando si effettua un bonifico dall’Italia all’estero bisogna fornire il codice Iban del destinatario e appunto il codice Swift della banca, una serie di 11 caratteri che rappresentano la carta d’identità e l’indirizzo dello stesso istituto bancario. Escludere la Russia dallo Swift di fatto paralizzerebbe le sue finanze.