Alessandro Orsini, docente dell’Osservatorio sulla Sicurezza internazionale della Luiss, è intervenuto nella serata di martedì 26 aprile 2022 ai microfoni della trasmissione di Rai Tre “Cartabianca”, condotta da Bianca Berlinguer. Il dibattito è stato incentrato sulla guerra in Ucraina, partendo dalle parole di Boris Johnson, il quale ha asserito che Kiev è autorizzata a usare le armi fornite dal Regno Unito anche per attaccare la Russia, che, per contro, ha risposto che, se questo accadesse, Mosca potrebbe attaccare un Paese NATO.



Orsini ha analizzato la situazione in questi termini: “Johnson è uno dei pazzi di cui ha parlato il Papa. Lui è un pericolosissimo guerrafondaio, l’Europa avrebbe dovuto isolarlo. Io disprezzo profondamente Boris Johnson: è un pericolo per l’umanità. Se la Russia dovesse attaccare un Paese della NATO, ciò che l’Italia dovrebbe fare sarebbe dichiarare la neutralità immediatamente e, se le circostanze internazionali costringessero a tanto, l’Italia dovrebbe avviare il processo di fuoriuscita dalla NATO. Noi italiani non possiamo seguire questi pazzi scriteriati. Siamo di fronte alla ribellione delle élite, ossia a gruppi di pazzi che ci governano e che si ribellano alle masse e agli interessi del popolo”.



ALESSANDRO ORSINI: “DRAGHI INTENDE SECRETARE L’INVIO DI ARMI MOLTO PESANTI ALL’UCRAINA”

Vladimir Putin, ha proseguito Alessandro Orsini a “Cartabianca”, non desisterà dalla volontà di conquistare la Crimea e il Donbass: “Io disprezzo Putin e disprezzo profondamente anche Biden e Johnson. Sono tutte persone che stanno combattendo una guerra sulla pelle degli ucraini e rischiano di portarci alla catastrofe nucleare. Se il capo della CIA afferma che in una situazione disperata Putin potrebbe usare la bomba atomica e Biden, nonostante ciò, sostiene ancora che serva sconfiggere la Russia in Ucraina, significa che si tratta di persone che meritano disprezzo. La Casa Bianca non sta facendo nulla per ridurre il conflitto e il Governo Draghi è completamente asservito ad essa. Il Governo Draghi fa il gioco sporco per nascondere le proprie responsabilità: il presidente del Consiglio intende secretare l’invio di armi molto pesanti all’Ucraina”.



Recentemente Alessandro Orsini ha definito Mario Draghi “il Lukashenko di Biden”, ma il professore ha precisato che in realtà “non è un paragone. La mia affermazione non fa riferimento alla loro cultura politica: nel sistema internazionale ci sono le superpotenze, così come gli Stati satellite. Di fatto, c’è una subordinazione diretta alla quale Draghi è sottoposto. Io ho sempre avuto grande stima per quest’ultimo, ma adesso che si muove in questo modo, per lui e per i suoi ministri ho solo disprezzo. Ripeto: la Russia si prenderà il Donbass in qualunque modo. Supponiamo che non si vado all’escalation nucleare: noi cosa vogliamo fare? Una guerra ventennale in Ucraina? In questo modo aumenterebbero le possibilità di uno scontro con i Paesi della Nato”.