SUPER GREEN PASS NON SARÀ ABOLITO: LE ECCEZIONI
Non è sfuggito tra i vari commenti al discorso di Draghi a Firenze l’elemento politico forse più importante sul fronte Covid dopo le diverse settimane di discussioni in seno alla maggioranza sulla permanenza o meno del Green Pass: «Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli», ha detto il Presidente del Consiglio.
Significa dunque sì che vi saranno tappe graduali per porre fine al certificato anti-Covid, ma che allo stesso tempo non si parla ancora affatto dell’eliminazione tout-court del Green Pass: Draghi ha di fatto confermato quanto già il sottosegretario alla Salute Andrea Costa aveva anticipato negli scorsi giorni, «I dati ci confermano che ragionevolmente il 31 marzo non verrà più rinnovato lo stato di emergenza e da lì inizierà una fase nuova con un allentamento graduale delle misure restrittive con la stessa gradualità con cui le abbiamo introdotte». Il Governo vuole di fatto mantenere l’impianto del Green Pass almeno fino al 15 giugno, salvo poi capire con l’estate se arrivare all’agognato “liberi tutti”. Primo a commentare le parole di Draghi è il leader della Lega Matteo Salvini che coglie il lato più positivo dell’annuncio draghiano: «È un’altra buona notizia per l’Italia, fortemente auspicata dalla Lega, che si aggiunge ad altre scelte concrete come il recente Decreto Energia. La Lega è al governo anche per suggerire decisioni di buonsenso come queste».
DRAGHI ANNUNCIA LA FINE DELLO STATO D’EMERGENZA
Dal 1 aprile 2022 sparirà lo Stato di emergenza in Italia. E non è un “pesce d’aprile”. «Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo. Da allora non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto»: lo ha detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi aprendo l’incontro con le autorità e il tessuto imprenditoriale fiorentino al Teatro del Maggio Musicale, subito dopo essere intervenuto alla conferenza CEI “Mediterraneo, frontiera di pace”.
Dopo i precedenti proclami in conferenza stampa e dopo che lo stesso Ministro della Salute Roberto Speranza aveva fatto intendere una possibile fine dell’emergenza, Draghi annuncia definitivamente la non proroga dello Stato d’emergenza in atto in Italia ormai dal gennaio 2020. «Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese», sottolinea ancora il Premier da Firenze. Per tutti questi motivi, il Governo ha deciso di non prorogare lo Stato d’emergenza oltre il 31 marzo.
COSA SUCCEDE DAL 1 APRILE: LE ANTICIPAZIONI
Ciò non significa che ogni restrizione vedrà la sua fine il 31 marzo, ma che comunque molti dei dispositivi in funzione da oltre due anni vedranno un definitivo “pensionamento”: «non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe». Sul tema forse più delicato politicamente, visto anche il recente scontro interno al Governo in Commissione Affari Sociali (con il famoso emendamento della Lega bocciato per un solo voto di scarto, ndr), Draghi si mantiene più prudente: «metteremo fine gradualmente all’obbligo di utilizzo del Super Green Pass (certificato verde rafforzato, ndr), a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Ma il nostro obiettivo è riaprire del tutto, al più presto». Con ogni probabilità varrà la “road map” in preparazione a Palazzo Chigi, con le ultime anticipazioni che svelano come dal 1 aprile sarà eliminato ogni obbligo di Green Pass all’aperto, dal 1 maggio poi si passerebbe a rimuovere gli obblighi di certificato Covid fino alla definitiva eliminazione per i luoghi al chiuso ad inizio giugno: secondo fonti di Governo, le ultime attività in cui cadrà l’obbligo di Green Pass saranno probabilmente palestre, cinema, teatri, bar, ristoranti e piscine. «L’Italia è in ripresa, ma il Governo intende continuare ad aiutare chi è in difficoltà», assicura il presidente del Consiglio. Gli aiuti sono arrivati «per il settore del turismo, colpito duramente dalla pandemia. Nel più recente decreto ristori – rivendica Draghi – stanziamo altri 100 milioni per il Fondo Unico Nazionale del Turismo, che si aggiungono ai 120 milioni stanziati con la Legge di Bilancio. Sempre nello stesso decreto, aiutiamo gli operatori del settore con la decontribuzione per i lavoratori stagionali e un credito d’imposta per gli affitti di immobili».