Clima di alta tensione all’interno del Centrodestra. La coalizione formata da Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sta evidenziando grossi limiti nel raggiungere un’intesa sui dossier più importanti, a partire dalle elezioni amministrative del prossimo autunno. Se i sondaggi danno l’alleanza in vantaggio sui competitors, i partiti faticano a individuare candidati in grado di soddisfare tutti, da Roma a Milano.
Ma non è tutto. Il Centrodestra sta facendo i conti con lo scontro a distanza tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni, rinvigorito dalla proposta del leader della Lega di costruire una federazione tra Carroccio e Forza Italia. Un’alleanza che in Europa guarda più al Ppe che ai sovranisti e che in Italia si riconosce nella leadership di Mario Draghi…
“DRAGHI VERO FEDERATORE DEL CENTRODESTRA”
Nicola Imberti su Domani ha spiegato che il Centrodestra rappresenta il grande interrogativo della politica italiana, in difficoltà nell’individuare un candidato sindaco e «figurarsi il futuro presidente del Consiglio». A creare ulteriore scompiglio nella coalizione è la guerra intestina che sta affrontando Forza Italia, con gli azzurri divisi sul progetto salviniano della Federazione. Senza dimenticare la nascita di Coraggio Italia, partito centrista guidato da Brugnaro e Toti che ha strappato diversi parlamentari proprio a FI. Netta l’analisi di Imberti: «Il centrodestra, al momento, è sicuramente molto “destabilizzato” ma su una cosa sembra stranamente compatto: l’ammirazione e le lodi nei confronti del premier Draghi (anche Meloni si è detta soddisfatta dell’incontro). Qualcosa vorrà pur dire». Insomma, l’ex presidente della Banca centrale europea è il vero federatore della coalizione…