Il Presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto stamane alla Quarta Conferenza Nazionale sulla Famiglia, quest’anno con il titolo “Famiglie protagoniste. Politiche per il presente e futuro del Paese”.

Con un breve intervento (qui sotto il video streaming integrale dal canale YouTube di Palazzo Chigi) il Capo del Governo ha tracciato le varie misure prese finora sul fronte famiglia, dall’assegno unico ai prossimi interventi in Manovra. Draghi si è però soffermato soprattutto sulla centralità che l’istituzione familiare assume ancora oggi per il nostro Paese, non nascondendo le gravissime problematiche sul calo della natalità che affligge ormai da anni il nostro welfare. «Formare una famiglia è una scelta intima, che appartiene alla sfera personale e di coppia. È una decisione influenzata da tanti fattori, anche culturali, che evolvono nel tempo. Questi motivi spiegano, almeno in parte, alcuni dei cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni. In particolare, il calo della proporzione di famiglie con figli; la riduzione del numero di figli per coppia; e l’aumento dell’età media in cui si ha il primo figlio», spiega il Presidente del Consiglio aprendo il suo discorso.



DRAGHI SULL’ASSEGNO UNICO: “STRUMENTO SEMPLICE ED EQUO”

Negli ultimi anni, ha poi proseguito Mario Draghi, la scelta di mettere su famiglia è stata fortemente condizionata «dalla precarietà economica e lavorativa dei giovani. Dalla loro difficoltà a rendersi autonomi dai propri genitori». Il Premier ha sottolineato come la famiglia tanto ieri quanto oggi è un bene collettivo, «essenziale per la crescita individuale e della società. Questo bene collettivo può e deve essere tutelato dallo Stato». Draghi ricorda come fin dagli anni Ottanta, l’Italia registrava una spesa pubblica per le famiglie stabilmente e strutturalmente più bassa rispetto agli altri partner europei, a cominciare da Uk, Germania e Francia. La riforma principale adottata da questo Governo, l’assegno unico familiare, era attesa da tempo e si potrà fare finalmente domanda a partire da gennaio: «È uno strumento semplice, perché riduce la frammentazione dell’attuale sistema di aiuti. È universale, perché riguarda tutte le famiglie con figli a carico, a prescindere dalla condizione lavorativa. È equo, perché sostiene più intensamente chi ha un reddito basso». Ebbene, conclude il Capo del Governo dando il via alla Quarta Conferenza sulla Famiglia, «Il nostro impegno è usare le politiche pubbliche per rimuovere gli ostacoli alla scelta di formare una famiglia. E mettere le coppie in condizione di avere figli, se lo desiderano».



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