«Sui vaccini bisogna accelerare ancora, il Green Pass Ue arriverà da metà giugno»: è partita con questo annuncio la conferenza stampa del Presidente Mario Draghi in conclusione del Consiglio Europeo di Bruxelles. La necessità di una risposta condivisa a livello europea sui migranti, le sanzioni alla Bielorussia, le interferenze della Russia, ma anche il nodo licenziamenti e l’emergenza climatica: di questo e tanto altro ha discusso il Premier in video streaming da Bruxelles dopo la riunione straordinaria del Consiglio Ue.
«C’è stata una certa soddisfazione sul modo in cui procedono le vaccinazioni un po’ dappertutto ma la campagna deve accelerare anche in estate. Le forniture continueranno ad arrivare in modo sufficiente», ha spiegato nella sua introduzione Draghi, aggiungendo «sui brevetti si sta arrivando a una soluzione che è quella che promette di più, ossia una terza strada che prevede il conferimento obbligatorio di licenze nei momenti più di emergenza, proposta a cui sta lavorando la Commissione». Come aveva già annunciato il Ministro Colao stamane, il Green Pass Ue arriverà da metà giugno e dal 1 luglio sarà scaricabile su App IO e Immuni. A livello vaccini, Draghi rilancia il programma Covax dopo forte impulso allargato anche agli altri leader Ue nell’ultimo Consiglio: «finanziato in maniera molto significativa dall’Italia: ha come maggior fornitore di vaccino l’istituto indiano che oggi è chiuso, diventano cruciali le offerte di vaccino, le condivisione che i Paesi stanno facendo. L’Europa punta a 100 milioni di dosi, gli Stati Uniti 80. A fare la differenza è la promessa delle grandi imprese farmaceutiche di dare da 1 a 2 miliardi di dosi nel prossimo anno e mezzo, a prezzo di costo nei Paesi a più basso reddito e con un piccolo profitto nei Paesi a medio reddito. Ci permetterà di soddisfare una domanda di gran lunga superiore a quello che possiamo fare ora».
CONFERENZA STAMPA DRAGHI, TUTTI GLI ALTRI TEMI
In merito al nodo migranti, il Presidente del Consiglio Draghi ha spiegato che non si trovava all’ordine del giorno di questo Consiglio ma dati gli ultimi avvenimenti a Ceuta e nel Mediterraneo l’Italia ha posto il tema all’attenzione convocando a stretto giro un nuovo Consiglio Europeo ad hoc sul problema dell’immigrazione: «Ho offerto i numeri delle ultime settimane. Devo dire che soprattutto da parte di Francia e Germania c’è coscienza del problema, ma anche da parte di altri. Occorre una risposta solidale, non di indifferenza». L’ex n.1 BCE osserva in conferenza stampa come vi sia un nuovo sostegno da parte di Paesi che finora «erano rimasti indifferenti. Non voglio spingermi nel parlare di progressi, ma spero che la buona volontà si traduca in fatti»; infine sul tema migranti, Draghi ha definito strazianti e inaccettabili le immagini dei bimbi trovati morti sulla spiaggia della Libia. Per quanto riguarda invece le sanzioni alla Bielorussia (dopo il dirottamento del volo Ryanair per arrestare un giornalista dissidente al regime di Lukashenko), Draghi ha sottolineato «sono equilibrate e ben dirette, tutti abbiamo sentito il dovere di prendere queste sanzioni e condannare l’atto della Bielorussia. Se ci saranno reazioni della Russia, le vedremo: siamo un Continente forte. Non dobbiamo ritenerci così deboli quando prendiamo decisioni forti dal punto di vista umanitario». In Consiglio Europeo si è discusso anche dei rapporti tra Ue e Russia e qui Draghi ammonisce «la discussione ha fatto lo stato della situazione. Si ripropone l’esigenza di accentuare la nostra unità nei confronti della Russia. Ci sono molte cose che si possono fare a proposito della Russia, prima di tutto una completa attuazione degli accordi di Minsk. Bisogna rafforzarsi molto, soprattutto dal lato della sicurezza cibernetica. Il livello di interferenza, sia con le spie che abbiamo visto di recente, sia sul web è veramente diventato allarmante». Chiosa finale sul tema clima, con nessun accordo trovato sulla riduzione delle emissioni di gas serra: rispetto alla prima bozza delle conclusioni del Consiglio europeo, la discussione di questi due giorni ha portato alla «cancellazione dal documento di ogni riferimento al regolamento sulla condivisione degli sforzi che copre le emissioni di trasporti, edilizia e agricoltura». I leader Ue invitano dunque la Commissione «a presentare rapidamente il suo pacchetto legislativo sul clima».
IL NODO LICENZIAMENTI
Nella conferenza stampa si è parlato anche di politica interna, in particolare del “caso” blocco licenziamenti con Draghi in prima persona intervenuto per smorzare lo scontro accesissimo tra Confindustria, sindacati e Ministro Orlando: «si è fatto un passo avanti. Spero che sindacati e imprese si ritrovino nella mediazione», ha spiegato il Presidente del Consiglio, «L’obiettivo è un superamento puro e semplice del blocco sia del suo mantenimento tout court. L’intervento che abbiamo previsto è in linea con tutti gli altri Paesi Ue ed è garantire la Cig gratuita anche dopo il primo luglio in cambio dell’impegno di non licenziare». Draghi ha poi aggiunto come dall’inizio di luglio non vi sarà più il divieto di licenziare, «un’azienda che non richiede la Cassa può farlo, ma c’è un forte incentivo a non farlo. Tutto ciò solo per industria e edilizia, mentre per i servizi il blocco per tutti, sia che usino o meno la Cig, dura fino a fine ottobre e la Cig gratuita fino a fine anno». La mediazione, ammette Draghi, scontenta chi avrebbe voluto continuare con il blocco «ma non scontenta, almeno così mi pare, quelli che avrebbero voluto sbloccare tutto immediatamente».