DRAPPELLONE PALIO DI SIENA 2024: IL TEMA

Il Drappellone del Palio di Siena 2024 del 2 luglio sarà ancora una volta il simbolo della Carriera dedicata alla Madonna di Provenzano, cioè lo stendardo che al termine della corsa in Piazza del Campo a Siena sarà assegnato alla contrada vincitrice del primo Palio di Siena 2024 – in effetti, di per sé è proprio questo dipinto su stoffa ad essere il “Palio”, che i senesi chiamano anche “cencio”. Ogni volta il Drappellone è una vera e propria opera d’arte, che lo rende particolarmente ambito da parte delle contrade partecipanti: di conseguenza, come ogni opera d’arte che si rispetti, possiamo identificarne il tema e parlare poi dell’autore che lo ha realizzato.



Innanzitutto, ecco che il Drappellone del Palio di Siena 2024 ha un riferimento agli 80 anni trascorsi dalla Liberazione di Siena. Siamo infatti alla vigilia dell’ottantesimo anniversario di uno dei momenti più felici della plurisecolare storia di Siena: il 3 luglio 1944 entrarono in città le truppe americane e francesi, che stavano risalendo la penisola nel corso della Campagna d’Italia. La richiesta era stata presentata da Silvia Folchi, presidente dell’Anpi provinciale di Siena, alla quale ha acconsentito il Comune di Siena. Altri riferimenti alla Liberazione si ritrovano nei Drappelloni degli scorsi anniversari “tondi”. Dobbiamo infatti ricordare che ci sono vincoli ben precisi da rispettare nella realizzazione del Drappellone del Palio di Siena 2024: ad esempio, l’iconografia deve comprendere l’omaggio alla Madonna di Provenzano alla quale è dedicata la Carriera e richiami alle 10 contrade in gara. La figura chiave è proprio quella della Madonna, con il suo velo bianco azzurro che diventa il Drappellone stesso.



DRAPPELLONE PALIO DI SIENA 2024: L’AUTORE

Ricordato il tema principale del Drappellone del Palio di Siena 2024 del 2 luglio, possiamo naturalmente parlare del suo autore, che è Giovanni Gasparro, artista nato a Bari nel 1983 e diplomatosi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2007, con una tesi in storia dell’arte sul soggiorno romano di Van Dyck. La sua carriera è decollata in breve tempo, tanto che già nel 2009 Giovanni Gasparro riesce ad aprire la sua prima mostra personale a Parigi. Un altro momento molto significativo nel 2011, ben 19 opere per la Basilica di San Giuseppe Artigiano dell’Aquila, commissionate a Gasparro dall’Arcidiocesi del capoluogo abruzzese dopo il terremoto del 2009: questo è il più grande ciclo pittorico d’arte sacra realizzato negli ultimi anni.



Dal sacro al profano, Giovanni Gasparro nel 2012 ha realizzato l’Anomalia con il cappello di Largillière per la Costa Fascinosa, nave da crociera dell’omonima compagnia di navigazione. Altro momento fondamentale per l’autore del Drappellone del Palio di Siena 2024 fu nel 2013, quando Gasparro vinse con l’opera Casti connubii, contro l’aborto, ispirata all’omonima enciclica del 1930 di papa Pio XI, il Bioethics Art Competition della cattedra in bioetica e diritti umani dell’Unesco. In seguito, da ricordare il Premio Pio Alferano ed il Premio Eccellenti Pittori-Brazzale vinti con Quum memoranda, un ritratto di papa Pio VII. Gasparro ha esposto anche alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e adesso si aggiunge per lui un altro riconoscimento di assoluto prestigio, cioè naturalmente essere scelto per eseguire il Drappellone del Palio di Siena 2024.