Lo stato d’emergenza nazismo a Dresda ha acceso il dibattito sui social network. Il Nazinotstand approvato dal consiglio comunale del capoluogo della Sassonia ha visto contraria la Cdu di Angela Merkel, che ha parlato di puro simbolismo e di «errore linguistico». La mozione è stata approvata con 39 voti favorevoli e 29 voti contrari, ma la Cdu non è l’unico partito ad aver mosso delle critiche: Holger Hase, consigliere comunale di Fdp, ha criticato aspramente il termine «crimine nazista». Come riporta Neues Deutschland, l’associazione RAA Sassonia (si occupa principalmente delle vittime delle violenze di estrema destra, ndr) ha apprezzato il valore simbolico della mozione approvata dal consiglio di Dresda. Ecco le parole dell’amministratore delegato Robert Krusche: «Non si può certamente negare che la Sassonia e Dresda abbiano seri problemi con l’estremismo di destra». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



“STATO DI EMERGENZA NAZISMO” A DRESDA: APPROVATA DELIBERA

Dresda, approvata risoluzione per proclamare lo “stato di emergenza nazismo”: il capoluogo della Sassonia – dove cresce sempre più l’Afd – ha deciso di adottare contromisure per prevenire il ritorno di fiamma dell’ideologia di ultradestra nato dal movimento di Adolf Hitler. La delibera ha ricevuto il via libera della maggioranza del Consiglio, anche se la Cdu di Angela Merkel ha deciso di votare no: secondo il Partito cristianodemocratico si tratta di un atto unicamente simbolico. I voti favorevoli arrivano da Verdi, Linke, Spd e Fdp. Secondo quanto si legge nella risoluzione, si registrano con frequenza sempre maggiore «idee e azioni antidemocratiche, antipluraliste, misantrope e di estrema destra, compresa la violenza». La delibera si pone l’obiettivo di rafforzare la cultura democratica e di offrire una migliore protezione alle minoranze, finite nel mirino della violenza nazista.



DRESDA TRA LE POLEMICHE

Max Aschenbach, consigliere di Die Partei, ha affermato che «Dresda ha un problema di nazismo e bisogna assolutamente fare qualcosa per contrastarlo». La principale preoccupazione è legata al movimento PEGIDA, dichiaratamente anti-Islam e xenofobo che organizza regolari raduni in città. Considerato vicino al partito Alternativa per la Germania e al Partito Nazionaldemocratico di Germania, PEGIDA ha spesso manifestato contro le polemiche migratorie attuate dai governi europei, giudicate eccessivamente permissive e pericolose per la sicurezza. Per questo motivo, il consiglio comunale ha deciso di concentrare la sua azione «sulle cause e sulle conseguenze dell’antisemitismo, del razzismo e dell’ideologia di estrema destra», cercando di rafforzare «la fiducia nelle istituzioni democratiche e l’apprezzamento della diversità e della solidarietà tra i cittadini».

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