Choc durante le riprese dell’ultima puntata del programma di Rete 4, Dritto e Rovescio: un tunisino ha “ben pensato” di aggredire la troupe del programma del quarto canale, compreso il conduttore, Paolo Del Debbio, nonché Pasquale Griesi, segretario regionale della Lombardia del sindacato Fsp di polizia. Dritto e Rovescio ha dedicato ampio spazio alle violenze e alla criminalità di Milano, in particolare a quelle nella zona della stazione Centrale, considerata da sempre “zona franca”, dove ogni giorno si registrano atti illeciti fra i più disparati. La troupe di Dritto e Rovescio si è recata proprio presso la stazione milanese, dove ha incontrato Griesi per soffermarsi sul degrado che affligge Milano, e l’intervistato ha fatto sapere quali sono le difficoltà che ogni giorno vengono incontrate dalle forze dell’ordine nel mantenere l’ordine pubblico.
Nel corso del servizio è stato raggiunto un 32enne tunisino, che poi è risultato essere irregolare sul territorio italiano, e che al vedere le telecamere ha dato in escandescenza. Ha infatti impugnato un tubo di alluminio nonché un pezzo di lamiera, colpendo un’auto Ncc, quindi il cavalletto di sostegno di una delle telecamere utilizzate dal programma di Rete 4, per poi urlare anche frasi in arabo non meglio definite.
DRITTO E ROVESCIO, TROUPE AGGREDITA DA TUNISINO: ECCO COME E’ ANDATA
Pasquale Griesi è stato così costretto agli straordinari, mettendo prima in sicurezza la troupe di Dritto e Rovescio, e nel contempo, allontanando l’uomo, che in seguito ha iniziato ad inveire contro i militari si Strade sicure. Il sindacalista è stato costretto ad intervenire per evitare che la situazione degenerasse, ed ha quindi immobilizzato e disarmato il tunisino grazie anche all’aiuto dei due militari, intanto una volante ha raggiunto la stazione Centrale.
“Se c’hai sotto un po’ di sostanza, stai lì fermo che ci confrontiamo noi due”, ha commentato poi Del Debbio mandando in onda la clip dell’aggressione, così come riportato dall’edizione online del quotidiano IlGiornale. L’ennesimo episodio gravissimo, che fortunatamente non ha avuto delle conseguenze serie grazie all’intervisto tempestivo delle forze dell’ordine e dei militari.