Torna il drive in, usanza tipicamente americana degli anni 50, per vedere il film seduti nella propria macchina? Si tentò qualcosa del genere anche in Italia, ma senza grande successo, mentre invece i cinema all’aperto funzionarono alla grande fino a tutti gli anni 70 e buona parte degli 80. D’estate, il modo apparentemente migliore per godersi un film, anche se non era facile trovare spazi adeguati e soprattutto che non fossero circondati dal rumore che infastidisse gli spettatori, era proprio questo, vedere un film al fresco e sotto al cielo stellato. Così, con l’aria condizionata, se ne perse l’abitudine. Adesso, che il coronavirus ha letteralmente distrutto l’industria dello spettacolo e lo farà ancora per molto anche dopo la riapertura (cinema e concerti sono infatti lasciati per ultimissimi, troppo rischioso riunire in uno spazio solo migliaia di persone) agenzie dello spettacolo come Utopia Srl, Zoo Srl, Italstage, e 3D Unfold, hanno lanciato il progetto “Live drive in”.



AL CINEMA IN MACCHINA

Cinema all’aperto all’interno della propria automobile per non contagiare nessuno in caso si sia positivi, e anche concerti. “L’obiettivo- spiegano in una nota – è anche e soprattutto quello di sostenere tutta la filiera di cinema, teatro e musica live, ad oggi in ginocchio con più di 300 mila lavoratori stimati in disoccupazione e perdite per decine di milioni di euro ogni settimana”. Tra le città che hanno aderito Bari, Milano, Roma, Firenze, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Catania, Genova, Bari, Cagliari, Cosenza, Mantova, Avellino, Reggio Calabria, Lamezia Terme, Lido di Camaiore, Olbia, San Benedetto del Tronto e Palermo”. Certo, un tentativo generoso per questo settore. Ma praticabile? Dove trovare ad esempio a Milano aree per una cosa del genere (in realtà a Milano nel quartiere Bovisa da alcuni anni è stato aperto un drive in per nostaglici)? E poi, d’estate, con temperature che toccano anche 40 gradi, immaginiamoci un migliaio di automobili con il motore acceso per tenere l’aria condizionata in funzione… E infine: ma un film o un concerto si gode davvero seduti dentro una scatoletta di metallo? Gli americani avevano le famose vetture decappottabili, che in Italia non si usano quasi. E, diciamocela tutta, il drive in era una scusa per i fidanzati per stare in macchina a fare ben altro che guardare un film…

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