La trasmissione Le Iene nella diretta di oggi si è occupata della cosiddetta ‘droga del palloncino‘, nota anche come ‘droga dei calciatori’ dato che non viene rilevata in nessun test delle urine e che nel Regno Unito è diventata la seconda droga maggiormente assunta dopo la cannabis tanto da essere soggetta – già ai tempi dell’ex premier Sunak – ad un fermo divieto alla vendita: di fatto sembra essere una sostanza del tutto innocua dato che viene comunemente venduta per gonfiare i palloncini – da qui il nome di droga del palloncino -, ma in realtà i suoi effetti potrebbe distruggere in pochissime assunzioni l’intero sistema nervoso di una persona sana.



In Italia attualmente la droga del palloncino – che altro non è che ossido di diazoto allo stato gassoso – non è soggetta a nessuna legge ed infatti una testimone racconta al programma che “per un certo periodo c’è stata anche nei club“, consumata alla luce del sole dato che “teoricamente è legale”: tra i consumatori la testimone racconta di aver visto diversi “rapper [e] sportivi”, facendo i nomi (ovviamente censurati) di due titolari di Serie A under 25. Il tutto reso ancora più accessibile dalla facilità di reperimento – tanto che esistono dei veri e propri driver porta a porta – e da un costo che si aggira sui 50 euro al kg.



Come funziona la droga del palloncino: dagli effetti psichedelici al rischio coma

La cosiddetta droga del palloncino ha una storia lunghissima dato che venne scoperto nel 1800 diventando rapidamente uno degli anestetici più usati dai dentisti, almeno prima che ci si rendesse conto degli effetti psichedelici: “Inizi – racconta la testimone alle Iene – a non capire più niente, ti gira tutto e dopo che hai provato la sensazione ne vuoi subito altra” tanto che una bombola viene facilmente finita in una sola volta; con un effetto del tutto legato alla psiche che cerca un divertimento rapido.



Interpellato dalle Iene, il dottor Carlo Locatelli – direttore del centro antiveleni del Maugeri – spiega che la droga del palloncino “è fatta di azoto e ossigeno (..), prendendone poca all’inizio hai un effetto rilassante, poi uno esilarante e uno eccitatorio, fino alle allucinazioni”, il tutto legato al fatto che il gas inattiva la vitamina B12 causando – appunto – l’effetto esilarante ma che “a lungo andare può causare danni permanenti al sistema nervoso, periferico e centrale“.

“Tanti – continua il medico sugli effetti collaterali della droga del palloncino – hanno avuto danni neurologici alla spina dorsale, persone che non sono più riuscite a camminare, altre con alterazioni sensitive, fino alle psicosi, gli attacchi di panico e le schizofrenie“, arrivando addirittura al coma legato “ad un’insufficienza respiratoria o ad un’aritmia”.