MELONI CONTESTATA DAI RADICALI DURANTE CONVEGNO CONTRO LA DROGA. LA PREMIER: “NON MI INTIMIDITE”

La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata contestata oggi alla Camera durante il suo intervento finale al convegno contro la droga in vista della “Giornata mondiale contro le droghe”: un gruppo di Radicali e parlamentari di PiùEuropa, con presente attivamente il leader Riccardo Magi, ha contestato la Premier tentando di bloccare il convegno per alcuni minuti. Cartelli, urla e replica successiva della stessa Meloni che non si è sottratta allo scontro contestando a sua volta le politiche fatte dalla sinistra in questi anni sul fronte droga.



Verso il finire dell’intervento ecco il blitz preparato dal segretario di PiùEuropa Riccardo Magi: il deputato e la coordinatrice dell’associazione Meglio Legale Antonella Soldo si sono alzati in piedi esponendo un cartello con la scritta “Cannabis: se non ci pensa lo Stato ci pensa la mafia”. A quel punto la reazione della Premier Meloni è stata veemente: «Abbiamo visto i risultati in questi anni di lavoro che avete fatto. La ringrazio di aver partecipato. Doveste sapere che non sono una persona che si fa intimidire, perché io so cosa sto facendo il punto è se voi vi rendete conto di quello che state facendo». Davanti alle grida e contestazioni ulteriori dello sparuto gruppo di Radicali – mentre i commessi di Montecitorio tentavano di requisire i cartelli pro-Cannabis – la leader di FdI si rivolge ancora a loro: «Dovete accettare che c’è un altro governo eletto dagli italiani per fare esattamente quello che stiamo facendo. Abbiamo visto i numeri e i risultati del lavoro che avete fatto in questi anni: dovreste portare rispetto per i ragazzi che sono qui in questa sala… Lei, onorevole Magi, deve sapere che non sono una persona che si lascia intimidire». Al termine dei minuti di forte tensione in sala, Meloni sorride alla platea e commenta «io li capisco perché sono stata per anni al 3% e so cosa vuol dire cercare una visibilità».



IL DISCORSO DELLA PREMIER GIORGIA MELONI AL CONVEGNO CONTRO LA DROGA

Anche il resto dell’intervento della Premier Meloni aveva comunque lasciato già diversi “titoli” per le parole molto nette usate tanto sul mondo della droga quanto su quello dell’informazione. dell’intrattenimento che spesso sembra quasi come “ridimensionare” il pericolo delle droghe per giovani e società. «Questo governo non intende voltarsi dall’altra parte, non intende ignorare questa emergenza ma la vuole affrontare con coraggio e determinazione», sottolineava la Presidente del Consiglio prima di essere interrotta a lungo dai cartelli pro-Cannabis, «Non capisco come si faccia a considerare libertà qualcosa che ti rende schiavo: come si può amare una costrizione e come la si può considerare una forma di libertà? Le droghe fanno male tutte, non ci sono distinzioni sensate. Chi vi racconta che ci sono droghe che non hanno conseguenze vi mente, e lo sa. Dire che tutte le droghe sono uguali è un inganno che ha prodotto conseguenze pesantissime».



La droga fa male, sempre e comunque, afferma Meloni: «non importa quanto grande sia il principio attivo, si mangia parte di te […] Una politica che non riesce a dare risposte ai giovani a offrire opportunità e che in cambio dice ‘vabbè, però fumati una canna’ non sarà mai la mia politica». Netto anche l’attacco alla piattaforma di streaming Netflix facendo riferimento al caso di Vincenzo Muccioli, ideatore e fondatore della Comunità di San Patrignano per sostenere i giovani rovinati dalle dipendenze di droga: «Fin quando ci sarà questo governo è finita la stagione del disinteresse. Il messaggio che vogliamo lanciare oggi è che lo Stato intende fare la sua parte per combattere un fenomeno che è fuori controllo» ha precisato Meloni, aggiungendo «Arriviamo al paradosso di avere serie che hanno come eroe uno spacciatore sulle stesse piattaforme che hanno fatto documentari contro su Muccioli che aveva salvato migliaia di ragazzi quando lo Stato era girato dall’altra parte». Secondo la leader FdI, la narrazione va in una direzione soltanto: «film, serie, il messaggio sottinteso è sempre lo stesso, la droga è anticonformista, non fa male, fa bene». Ma per Giorgia Meloni questo è un paradosso: «Le droghe fanno male tutte, non esistono distinzioni, chi dice una cosa diversa dice una menzogna. Dire che ci sono droghe che possono essere usate è un inganno».