Le droghe sintetiche sembrano invadere sempre più facilmente il mercato europeo, che ne registra una nuova segnalata a settimana. Sono i risultati del più recente rapporto redatto dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, che si riferisce al 2022 e che disegna un futuro decisamente poco roseo per l’Unione Europea, che potrebbe presto trovarsi a fronteggiare un’emergenza droghe simile a quella americana.



Oltre alle droghe sintetiche, il rapporto evidenzia come la cannabis rimanga la sostanza in assoluto più utilizzata in tutta Europa, con circa 22,6 milioni di persone che ne hanno fatto uso nell’ultimo anno. Rimane sempre particolarmente diffusa la cocaina, i cui consumatori sono stimati a circa 3,7 milioni di europei, mentre nel 2022 si è segnato il record assoluto di sequestri, pari a 110 tonnellate, che tuttavia rappresentano appena il 10% dell’effettiva cocaina importata o prodotta. Ma il principale campanello d’allarme è costituito dal boom delle droghe sintetiche, con 52 segnalazioni di sostanze nuove mai osservate in precedenza nel 2022 (pari a circa 1 a settimana) i cui effetti sulla salute sono tutt’altro che documentati.



Le droghe sintetiche e l’allarme narcos messicani in Europa

Insomma, in generale il consumo di droghe in tutta Europa sembra aver raggiunto nuovamente i livelli pre-pandemici (periodo in cui, ovviamente, gli usi diminuirono), ma negli ultimi anni stanno anche emergendo sempre più sostanze sintetiche. Si tratta concretamente di composti chimici con effetti psicotropi che a differenza di molte altre droghe (si pensi, per esempio, alla cannabis) vengono create in laboratorio, talvolta in condizioni igieniche pessime e con materiali di scarto.

Tra le droghe sintetiche continuano a riscuotere successo la ketamina e l’eroina, ma anche l’Mdma, mentre i giovani sono sempre più interessati al gas esilarante (ovvero il protossido di azoto). Queste, però, sono già ampiamente note e studiate, mentre lo stesso non si può dire per i farmaci utilizzati come droghe, tra i quali il fentanyl (oppioide usato per la terapia del dolore il cui effetto è simile a quello dell’eroina) rimane il più utilizzato. Preoccupano, tra le droghe sintetiche, anche quella cosiddetta “zombie” (ovvero il mefedrone), dall’effetto che causa nell’utilizzatore rendendolo, appunto, simile ad un morto che cammina, la krokodil (diffusa in Russia) e la flakka (simile alla cocaina). In tutto questo, inoltre, il rapporto evidenzia come in Europa si registri una presenza sempre maggiore di narcos messicani, interessati ad un mercato effettivamente in crescita ma i cui metodi spietati e letali sono tristemente noti.