Nell’ultimo appuntamento stagionale di Uno Weekend, ad aprire la puntata sono stati Drupi e la moglie Dorina Dato. Il popolare artista ha dedicato l’intera esistenza alla musica collezionando oltre 50 anni di carriera caratterizzata da notevoli successi. “La musica in questi anni è cambiata molto”, ha confermato alla trasmissione di Anna Falchi e Beppe Convertini, “dal mio punto di vista è cambiata male ma ogni generazione ha la sua musica”.



Lui, ha confidato, ama più la musica che ha dominato negli anni Settanta: “Oggi è cambiato un po’, abbiamo un po’ di autotune di troppo e poche melodie ma ognuno ha quello che si merita ed evidentemente ci stiamo meritando questo a livello musicale”, ha detto in tono critico. Spazio poi alla sua quotidianità: come vive la giornata e in particolare la mattina? “Per me non sempre vale il detto ‘la mattina ha l’oro in bocca’, dipende cosa ho bevuto la sera prima”, ha replicato scherzando.



Drupi con la mogie Dorina: retroscena sul nome del cantante

L’attenzione si è poi spostata sulla moglie di Drupi, Dorina, ma prima ancora del suo intervento il cantante ha voluto subito fare una precisazione: “Lei è davanti a me, non è dietro a me, attenzione!”. La donna ha invece replicato: “No, siamo fianco a fianco”.

All’inizio della sua carriera Drupi faceva tutt’altro ma il vero successo è giunto con Mia Martini: “Mi strappò dalle mani dell’idraulica e mi consegnò alla musica”, ha raccontato. Lui infatti aveva scritto il testo per il Sanremo del ’73 al quale Mimì avrebbe dovuto partecipare ma alla fine la cantante rinunciò e andò lui ottenendo un enorme successo. “Piccola e fragile” fu una delle grandi hit di Drupi ma il cantante ha ammesso che non era dedicata alla moglie Dorina: “E’ nata guardando lei ma non è stata scritta pensando a Dorina. Eravamo in sala di incisione e c’era da fare il testo per questa canzone, lei stava facendo i cori di base”, ha spiegato. Proprio commentando con il discografico Dorina, “scrissi di getto questo testo ispirandomi a Dorina, non è dedicato a lei ma lo è diventato dopo”. L’artista ha poi spiegato come è nata l’idea del nome Drupi: “Da ragazzino mi chiesero all’oratorio di impersonare un folletto un po’ cattivo e rompiballe che si chiamava Drupi, ed io ero proprio l’immagine giusta”, ha spiegato con un sorriso. Lui non voleva questo nome per fare il cantante ma il suo discografico glielo impose con grande fortuna.