E’ giallo sulla morte di Du Wei, l’ambasciatore cinese in Israele trovato morto nella sua casa a nord di Tel Aviv. Il suo corpo senza vita è stato trovato dai suoi assistenti steso sul letto e secondo le prime notizie trapelate e riprese da Corriere della Sera, sarebbe morto nel sonno. Sul suo decesso sono in corso le indagini della polizia anche se dalle prime indiscrezioni da parte dei soccorritori intervenuti sul posto, ad uccidere l’uomo 58enne potrebbe essere stato un infarto. Il cadavere di Du Wei è stato rinvenuto nella sua residenza a Herzeliya, sobborgo residenziali a nord di Tel Aviv dove sono radunati i diplomatici di tutto il mondo. Non sarebbero stati individuati segni di violenza sul corpo, e questo andrebbe a smentire sin da subito la pista della morte violenta. L’ambasciatore era giunto in Israele lo scorso febbraio quando aveva assunto il suo incarico e si era subito messo in quarantena in quanto giunto in concomitanza con l’inizio della pandemia. Trascorsi i canonici 14 giorni di isolamento aveva incontrato il presidente Reuven Rivlin per ricevere le credenziali. Il suo intento, come spiegato al giornale conservatore Makon Rishon era quello di rafforzare le relazioni tra i due paesi.



DU WEI, AMBASCIATORE CINESE IN ISRAELE TROVATO MORTO: È GIALLO

Mentre la notizia della morte di Du Wei, nelle ultime ore, veniva battuta dalle agenzie internazionali e ripresa dai maggiori quotidiani locali, dall’ambasciata cinese in Israele non giungeva ancora alcuna conferma, sebbene il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano avesse fatto giungere le sue condoglianze in una telefonata al suo omologo cinese. Questo episodio, spiega Formiche.net, ha contribuito ad aumentare ulteriormente i sospetti attorno alla morte improvvisa di un diplomatico importante in un Paese straniero. Sebbene la causa sembra da rintracciare in un presunto arresto cardiaco, la polizia israeliana ha voluto aprire una inchiesta per spazzare via ogni dubbio. Solo pochi giorni prima della sua morte, lo scorso venerdì, Du aveva scritto un messaggio sul sito dell’ambasciata cinese contestando le parole di Mike Pompeo: il segretario di Stato americano, in visita a Gerusalemme aveva accusato la Cina di aver insabbiato verità sul virus.

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