Continuano le indagini sulla tragedia avvenuta a Margno, in provincia di Lecco. Secondo le ultime indiscrezioni emerse dall’agenzia di stampa Ansa, il computer del padre, Mario Bressi, è stato posto sotto sequestro nella sua abitazione di Gessate, in provincia di Milano. L’analisi dei suoi dispositivi potrebbe essere compiuta da un consulente esperto in materia e potrebbe anche rappresentare la chiave per accertare o comunque motivare il gesto choc compiuto dall’uomo. Bressi aveva premeditato la tragedia o è stato il frutto di un “cortocircuito”, un raptus sopraggiunto all’improvviso? E’ su questo che stanno cercando di fare chiarezza gli inquirenti. Intanto è emerso che nella notte l’uomo aveva inviato tre messaggi su Whatsapp alla moglie rimasta a casa. Stando alle indagini, l’ultimo consisterebbe in una lunga lettera in cui l’uomo lanciava pesanti accuse alla donna, considerata colpevole di aver rovinato la loro famiglia. Martedì dovrebbe compiersi l’autopsia sui corpi dei due gemelli di 12 anni, Elena e Diego. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



AVVOCATO DELLA MOGLIE “NON C’ERA TENSIONE FRA LORO”

Sembra che alla base del tragico gesto che ha portato un 45enne ad uccidere i suoi due figli di 12 anni, e poi a suicidarsi, vi fossero delle “minacce” da parte della moglie di portargli via i due bambini. Una tesi che è stata però smentita da Davide Colombo, il legale di Daniele Fumagalli, la donna da cui Mario Bressi aveva appunto avuto i due gemelli. “Non aveva mai minacciato di portargli via i figli”, le parole dell’avvocato a Repubblica, che ha fatto sapere che la pratica di separazione fosse ancora solo all’inizio. “La separazione era davvero agli inizi – ha aggiunto Colombo – non eravamo nemmeno ancora agli atti. Non mi risultano tensioni tra loro, né minacce precedenti. Le cose si stavano muovendo con tranquillità”. Nel frattempo proseguono le indagini, con gli inquirenti che vogliono cercare di capire se via stata una premeditazione nel folle gesto di due notti fa, o se il padre sia stato semplicemente colpito da un raptus di follia, magari dopo una discussione con la moglie via telefono. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LECCO, GEMELLI 12ENNI UCCISI DAL PADRE, IL VICINO “NON DIMENTICHERÒ MAI LE URLA”

E’ sotto choc il comune di Gessate, in provincia di Lecco, dopo che il 45enne Mario Bressi ha ucciso i due figli, due gemelli di 12 anni, solo per fare un dispetto alla moglie, Daniela Fumagalli. “Venerdì erano stati insieme in gita al Pian delle Betulle e la sera li ho visti giocare tranquillamente nel cortile del residence (si trovavano a Margno ndr) – le parole del vicino dell’omicia/suicida, ai microfoni de Il Giorno – di notte ho sentito strani rumori ma chi poteva immaginare quello che stava accadendo? Forse sarei potuto intervenire per fermarlo, invece…”. Il racconto è da brividi: “Erano urla strazianti, non potrò mai dimenticarle. Continueranno a perseguitarmi”. Il sindaco di Casargo, Antonio Pasquini, ha invece commentato: “Non ci sono parole, ci si illude che episodi del genere capitino sempre altrove e ad altri, invece è successo qui, nella nostra Valsassina”. Commosso il parroco don Bruno Maggiorni: “Per noi accogliere le persone nel nostro paese è un dono, iniziare così l’estate è dura. Prego per Diego e per Elena che ora sono due angioletti”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LECCO, GEMELLI UCCISI DAL PADRE, POI SUICIDATOSI

Margno, il paesino in provincia di Lecco dove un padre ha ucciso i due figli, gemelli di 12 anni, è letteralmente sotto choc. Lo ha confermato a Il Giorno il vicesindaco, Valter Falcetti: “Il paese è sconvolto, sembra che queste cose accadano sempre lontano, invece sono dietro l’angolo. Non ci sono parole”. Per quanto la famigliola non fosse del posto ma in villeggiatura, l’intera comunità molto scossa dalla tragedia consumatasi sul proprio suolo: “Era gente normale, venivano qui da una vita”, racconta una parrucchiera del paese. “La nonna di quei due poveri bambini – dice – era mia cliente”. Anche il parroco del paese, don Bruno Maggioni, è rimasto costernato: “Mi sono svegliato e ho saputo di questa brutta notizia, è una tragedia familiare consumata in maniera illogica. Non ho parole. Ho contattato la madre, è sotto choc, sembra una bestia ferita. E’ come se gridasse il dolore, è esasperata. Siamo 300 abitanti, ci conosciamo tutti e ci volgiamo bene – ha aggiunto -. Come parroco ho il dovere ora di essere vicino a tutti. Ho cercato di dare la mia presenza che sia significativa e non banale per questo dolore intimo, profondo e lo sgomento. Bisogna ragionare sulla famiglia ora come realtà imprescindibile”. Quanto alla famiglia dei piccoli: ”Io conosco i nonni di queste creature – sottolinea il parroco – sono 40 anni che vengono qui in villeggiatura. Il papà sarà venuto qualche volta ma lo conosco di sfuggita. Questa tragedia ci lascia davvero tutti in un dolore atroce perché si è consumato senza renderci conto di quanto accaduto”. (agg. di Dario D’Angelo)

BAMBINI UCCISI A MARGNO: IL TESTIMONE, “FORSE LI POTEVO SALVARE”

Nuovi dettagli sul duplice omicidio di due bambini, fratelli gemelli di 12 anni, a Margno, in provincia di Lecco, per mano del padre, Mario Bressi trovato morto suicida dopo essersi gettato da un ponte. L’uomo, un 45enne villeggiante di Gorgonzola, avrebbe prima sedato i figli e in un secondo momento li avrebbe strangolati. Alla moglie, dalla quale si stava separando, l’uomo avrebbe mandato un messaggio con scritto: “Non vedrai più i tuoi figli” La donna, giunta sul posto da Milano insieme alla sorella, dopo aver allertato i vicini con le strazianti urla di dolore, ha accusato un malore per l’agghiacciante scoperta. A non darsi pace è un vicino, che intorno alle 3 di questa notte ha avvertito un tonfo provenire dall’appartamento in cui si è consumato il delitto: “Non li ho sentiti né gridare né niente, però il pensiero che facevo una rampa di scale e forse li potevo salvare…Poi i bambini sono una cosa sacra. Si consumava questa cosa a casa mia mentre io dormivo sopra, questa cosa mi fa stare male, molto male”. (agg. di Dario D’Angelo)

DUE BAMBINI UCCISI A MARGNO

Due bambini sono stati uccisi a Margno, in provincia di Lecco e forti sospetti per il duplice omicidio si addensano sul padre, trovato morto suicida a Cremeno, poco lontano, dopo essersi gettato dall’altissimo ponte della Vittoria. Le povere vittime, un bambino e una bambina di 12 anni, stando a quanto riferito dall’Ansa sarebbero stati sarebbero stati strangolati. Sulle modalità d’uccisione dei due versano però ancora diversi dubbi dal momento che altre fonti parlano di alcuni colpi di arma da fuoco. A ritrovare i corpi dei due bambini senza vita, scrive Il Corriere della Sera, è stata la madre. Sebbene sia ancora troppo presto per individuare un eventuale movente pare che tra i genitori fosse in atto una difficile separazione.

DUE BAMBINI UCCISI A MARGNO, PROVINCIA DI LECCO

Margno, paesino di poche centinaia di abitanti in provincia di Lecco, è ovviamente scosso dalla tragedia che ha colpito questa famiglia originaria di Gorgonzola, nel Milanese. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, ad avvertire la mamma dei bambini uccisi del duplice delitto sarebbe stato lo stesso marito con un mail prima di gettarsi dal ponte della Vittoria. La donna, 45enne, scrive Valvassina News, si è precipitata sul posto con la sorella da Gorgonzola, dove risiede, e al momento del ritrovamento ha accusato un malore. Le uccisioni dei piccoli sarebbero avvenute all’interno di un condominio nelle vicinanze della locale funivia montana, che porta verso il Pian delle Betulle. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Lecco e della stazione territoriale.