Ancora due morti bianche in Italia, ancora due operai morti sul luogo di lavoro. Questa volta il teatro del dramma è stato il comune di Pieve Emanuele, a pochi chilometri da Milano, dove due lavoratori hanno perso la vita a seguito di un congelamento. Stando alle notizie circolanti in quest’ultima ora, ancora frammentarie e scarne, i due operai erano al lavoro presso un deposito di azoto della sede dell’ospedale Humanitas, e gli stessi erano dipendenti di una ditta esterna. Come riferito dai vigili del fuoco, sarebbero morti a causa di ustioni da congelamento, anche se in corso vi sono tutti una seria di accertamenti, e sul luogo segnalato, oltre i pompieri, si sono recati i carabinieri, la polizia locale di Pieve Emanuele, il personale del 118, e l’elisoccorso che purtroppo a nulla è servito.
L’incidente, come riferisce il quotidiano Il Giorno, è avvenuto nella zona dei laboratori, distante dall’ospedale (precisamente in in via Rita Levi Montalcini) attorno alle ore 11:30 di stamattina. Non è ben chiaro cosa sia successo ma si sa che le due vittime sono state trovate già incoscienti e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione da parte dei soccorsi presenti in loco. Non sono stati inoltre resi noti i nomi dei due operai deceduti, in quanto le vittime sono ancora in attesa di identificazione.
DUE OPERAI MORTI A PIEVE EMANUELE: 677 MORTI BIANCHE NEI PRIMI 7 MESI DEL 2021
Il deposito dove sono stati trovati i corpi era carico di azoto liquido, una sostanza che viene mantenuta a temperatura esageratamente basse, sotto i duecento gradi centigradi, ed entrarvi in contatto risulta essere letale in quanto provoca un congelamento istantaneo.
I due operai morti sono solamente gli ultimi di una lunga lista di casi verificatisi in questo funesto 2021. I dati ufficiali dell’Inail, che potrebbero però essere solo parziali a causa della pandemia di covid in corso, raccontano di ben 677 morti nei primi 7 mesi di questo 2021, dal primo gennaio al 31 luglio, comunque in calo del 5.4% rispetto all’anno precedente.