Il caso delle due sorelle trovate morte in casa a Roma a Storie Italiane. Cosa non torna? Sembrava una storia di solitudine, racconta il talk, ma è spuntato un testamento olografo da ben 950mila euro che sarebbe stato intestato ad un tuttofare, un uomo che si recava spesso nell’abitazione delle due sorelle morte e che verrà oggi sentito dalla Procura. Si attende l’esame autoptico sulle due sorelle di 93 e 87 anni, trovate senza alcun segno: “All’interno dell’appartamento vivevano in 4 – racconta l’inviato da via dei Dardanelli, Vito Francesco Paglia – fino a qualche anno fa, due morti qualche mese fa. La data della morte non è certa ma risalirebbe ad un mese prima rispetto al rinvenimento, il 20 gennaio”.
“Le due donne vivevano da sole in questo quartiere ricco di Roma, un appartamento di proprietà di 140 metri quadri, si trattavano di donne che stavano bene e sui conti vi erano 950mila euro”. Un condomino racconta: “Ho sentito un cattivo odore che sembrava gas, poi fogna, e poi ho capito che fosse qualcosa di più grosso. Le loro finestre erano solitamente chiuse, erano persone isolate ma quando le avevo visto di recente erano allegre e solari come sempre”.
SORELLE ANZIANE MORTE A ROMA: LE TESTIMONIANZA
Le due sorelle erano riverse a terra seminude ma non sono stati trovati segni di effrazione sulla porta, mentre alcuni cassetti erano aperti. “Loro abitavano qui da bambine, con i genitori – raccontano altri condomini – noi non abbiamo visto mai altre persone qui, abbiamo sentito dalla televisione che vi fossero dei parenti”. Ma chi sarebbe questa persona inserita nel testamento olografo? Ha fatto del male alle due anziane sorelle di Roma? Si esclude comunque che una terza persona possa essere entrata in casa e abbia fatto del male alle due donne, e al momento si indaga per omicidio-suicidio.
Come detto sopra, sarà fondamentale l’esame autoptico che farà capire come le due sorelle anziane siano decedute. “La domanda – aggiunge Paglia – chi è quest’uomo, questo tuttofare. Abbiamo interpellato i vicini, il nuovo portiere, ma nessuno ha mai visto entrare nell’appartamento o che aveva a che fare con queste due donne un uomo, o una donna. L’unica persona in contatto era il ragazzo che consegnava la spesa che però non entrava in casa ma lasciava le buste all’esterno del portone, un po’ come si faceva ai tempi del covid”.
SORELLE ANZIANE MORTE A ROMA: LE PAROLE DEL RISTORATORE
Vito Francesco Paglia aggiunge: “Chi può essere questa persona che aveva accesso a questa abitazione e che si interfacciava con queste due donne? L’ultima volta che le due donne si interfacciano con la banca e il supermercato è dicembre, quindi bisognerà risalire a tutti gli spostamenti di questo soggetto e capire in che relazione fosse con le due sorelle. Queste due donne non avevano una vita sociale. Pare inoltre che non sia un parente, perchè le due donne non hanno un parente”.
Il ristoratore vicino di casa delle due sorelle aggiunge: “Le conoscevo di vista, molto schive e riservate, abitavano al primo piano e non le vedevo in giro da un pio di mesi. Omicidio, suicidio? Non ci credo assolutamente, forse una è morta prima e l’altra si è lasciata morire dopo. Erano in 4, tutti scapoli e nessuno sposati, sono rimaste loro due e si sono lasciate morire, ma non credo omicidio suicidio. Testamento milionario? Mai visto nessuno avvicinarsi a queste due persone. Non davano mai confidenza nessuno, io mi son permesso di aiutarla con le buste ma non mi hanno neanche detto grazie”. Il fatto che non vi siano segni di effrazione fa capire come sia qualcuno che avesse la fiducia delle due sorelle anziane, ma sembra tutto molto strano tenendo conto di come le due vengano descritte come appunto molto schive.