IL FEELING TRA ORNELLA VANONI E FRANCO CALIFANO
Il duetto che Ornella Vanoni e Franco Califano portarono sul palco di “Due come noi” nel 1979, in prima serata su Rai Uno, rappresenta uno dei pilastri della musica italiana, tanto da essere al centro della puntata di “Techetechetè” in programma alle 20.35 di oggi, venerdì 16 luglio 2021. In particolare, in tale occasione la cantante e l’indimenticabile “Califfo” intonarono tre grandi successi di quest’ultimo, quali “Me ‘nnamoro de te”, “La musica è finita” e “Tutto il resto è noia“, dando vita a un momento di pura magia canora che stregò gli italiani davanti ai loro televisori.
Il feeling tra Ornella Vanoni e Franco Califano era evidente a tutti, ma questa loro affinità non ha mai superato l’ambito professionale, come ha rivelato la stessa Vanoni un paio d’anni fa nel corso del programma “Ora o mai più”, condotto da Amadeus, in occasione del quale specificò che collaborò con lui alla stesura del brano “Una ragione di più” e, sempre insieme a lui, passò “tutta la notte a scrivere il testo di questa canzone. Tra di noi non è successo nulla, ci guardavamo e ridevamo. Abbiamo lavorato tutta la notte e basta. Proprio perché io ero la più desiderata dagli italiani e lui il più desiderato dagli italiani, tra noi non è successo nulla”.
ORNELLA VANONI E FRANCO CALIFANO: “GRANDI AMICI”
La collaborazione tra Ornella Vanoni e Franco Califano è sfociata in altre opere musicali, non ultimo proprio il brano “La musica è finita”. Un sodalizio vincente, che ancora oggi avrebbe saputo regalare grandi perle alla nostra canzone, se il “Califfo” fosse ancora vivo. Quella di stasera sarà l’occasione ideale per riassaporare le sensazioni e le emozioni di quei virtuosismi canori, di quell’alchimia così speciale, di quelle voci capaci di fondersi e slegarsi a seconda delle esigenze stilistiche e melodiche di qualsiasi pezzo.
Una cosa, però, è certa: tra Franco Califano e Ornella Vanoni non sbocciò mai l’amore, nonostante entrambi fossero molto belli e desiderati. Tra le storie dell’artista, si ricordano quelle con Giorgio Strehler, Gino Paoli, Lucio Ardenzi, Danilo Sabatini e Michelangelo Romano.