Raffaella Carrà ci ha lasciato meno di due settimane fa ma l’eco dei tributi e dei ricordi a una delle poche, vere icone della musica e della tv italiana a cavallo degli ultimi secoli ancora non si spegne: se la settimana scorsa “Techetechetè”, il programma di videoframmenti e di… nostalgia canaglia di Rai 1 dedicava una puntata monografica alla carriera della poliedrica showgirl e conduttrice televisiva scomparsa lo scorso 5 luglio in cui si ripercorrevano i successi dell’icona bolognese, questa sera la rete ammiraglia concede una sorta di bis.
Infatti, il nuovo appuntamento con “Techetechetè”, in onda a partire dalle ore 20.35 su Rai 1, si concentrerà sul tema dei più bei duetti musicali nella storia della tv italiana: e nella puntata-juke box curata da Vittorio Ripoli, ed emblematicamente intitolata “Due come noi”, ci sarà spazio (come da anteprima sui social, dove è stato pubblicato un emblematico patchwork di duetti a mo’ di “piccolo assaggio”) non solo per le esibizioni, ad esempio, di Riccardo Cocciante assieme a Gianna Nannini, ma anche per la stessa Carrà e per quella serata in cui duettò nientemeno che assieme a Stevie Wonder. Ma cosa era accaduto quella volta?
RAFFAELLA CARRA’ E STEVIE WONDER, LO STORICO DUETTO DEL 1986 QUANDO…
In attesa di rivivere quello storico spezzone televisivo questa sera alle ore 20.35 (a questo link il lancio del programma su Twitter), ‘rivediamo’ idealmente cosa accadde quando la Raffaella nazionale incontrò e si esibì assieme a quello che oggi è ancora il 71enne re indiscusso del soul e dell’r’n’b. Siamo nel lontano 1986 e come spiega la stessa conduttrice è la 14esima puntata del programma di varietà “Buonasera Raffaella” in onda direttamente da New York (furono in totale cinque le puntate via satellite anziché da Roma per l’unica stagione di quel format). E presentando l’artista americano, che aveva presenziato nonostante una recente indisposizione alle corde vocali, la Carrà lo accoglie sul palco dove era già seduto al suo inseparabile piano e poi dà il via alle danze.
“Ora tu mi aiuterai a stare meglio” dice Wonder alla Carrà, scherzando sul fatto che, nonostante il problema alla gola, la presenza di Raffaella lo avrebbe aiutato a cantare bene. E dopo che l’artista originario di Saginaw, nel Michigan, aveva intonato alcune parole in italiano di hit nostrane in onore della padrona di casa (“Stevie, this is a parte ot fhe italian love for you!”) e i ricordi tricolori del diretto interessato tra Sanremo e viaggi in treno lungo la penisola, parte la magia: perché i due intonano uno dei maggiori successi di Wonder, ovvero “I just called to say I love you” del 1984, scritto come parte della colonna sonora di un film di qualche anno prima, “La signora in rosso”. Il resto è già storia della tv.