Il conflitto in Ucraina potrebbe divenire una guerra nucleare, e ne è convinto quello che da tutti è definito l’ideologo di Putin, fidato consigliere del presidente russo, Aleksandr Gelʹevič Dugin. Ieri è stato intervistato dai microfoni del programma di Rete 4, Fuori dal Coro, e nell’occasione ha spiegato: “La guerra nucleare verrà scatenata dagli Stati Uniti se decideranno di intervenire nel conflitto”, non escludendo quindi che la Federazione Russa possa fare ricorso alla bomba atomica se ‘sollecitata’ dal nemico.



Dugin punta quindi il dito nei confronti degli Usa e del loro presidente Joe Biden: “L’unica potenza che può scatenare la guerra nucleare sono gli Stati Uniti”, per poi parlare di Zelensky, presidente ucraino: “Lui è un bubbone – prosegue Dugin – Putin non parla con lui perché non rappresenta nulla e nessuno. L’Europa è diventata una base militare degli Stati Uniti. La civiltà globale è una Babele ed è destinata a morire”.



GUERRA IN UCRAINA, DUGINI: “CONFLITTO CONTRO L’ANTICRISTO E IL SATANISMO”

Secondo l’ideologo di Putin la guerra della Russia contro l’Ucraina è una “guerra santa contro l’anticristo e il satanismo”, e ancora: “Il satanismo” è rappresentato dal ”sistema di valori moderno occidentali” che la Russia combatte invadendo appunto l’Ucraina per contrastare: “l’egemonia culturale dell’occidente”.

Dugin rimanda al mittente le accuse circa le difficoltà dell’esercito russo nel conquistare l’Ucraina: “Le nostre truppe hanno ricevuto l’ordine di non colpire i civili”, e ciò limiterebbe gli spostamenti e la velocità d’azione. In ogni caso sono migliaia i civili morti in questo mese di guerra, ma secondo il consigliere di Putin “I civili sono colpiti dai nazionalisti ucraini per dare la colpa ai russi”. Insomma, quello descritto da Dugin è uno scenario completamente differente rispetto a quanto leggiamo ogni giorno sui media e alle immagini che ci giungono dall’Ucraina, in ogni caso, la sua posizione va rispettata, magari non condivisa, ma rappresenta un punto di vista differente su una guerra che non sembra per ora trovare la parola fine.