Dopo Almodovar, Sorrentino e la Lady D di Kirsten Stewart, a Venezia 78 è arrivato il giorno di Dune di Denis Villeneuve. Uno dei film più attesi della stagione cinematografica e capiamo subito il perchè: il cast è ricchissimo ed è composto da grandissime star internazionali. Giusto per darvi un’idea: Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Sharon Duncan Brewster, Stephen McKinley Henderson, Zendaya, Chang Chen, David Dastmalchian, Charlotte Rampling, Jason Momoa, Javier Bardem.



Dune è stato proiettato in mattinata per i giornalisti e proprio in questi minuti si sta svolgendo la prima proiezione ufficiale con pubblico e ospiti vip. Ovviamente i fan sono andati in visibilio alla vista delle star sul tappeto rosso: i più acclamati sono stati Timothée Chalamet, Zendaya e Javier Bardem.

DUNE A VENEZIA 78: CHE CLIMA AL LIDO!

Tratto dal romanzo “Dune” di Frank Herbert, il nuovo film di Denis Villeneuve arriverà nelle sale italiane il prossimo 16 settembre 2021 e sono attesi incassi importantissimi. Il regista ha presentato così il suo ultimo lavoro: “Adattarsi o morire. Questo era il mio mantra durante la lavorazione di Dune. Il deserto ha i suoi modi per riportarti al tuo vero io, e liberarti dalle abitudini marce. Devi evolvere per sopravvivere all’esperienza. La realizzazione di questo film è la risposta a una vecchia chiamata, con radici più profonde di quanto immaginassi. Riguardava il destino, la fede e l’istinto, l’alienazione coloniale e il libero arbitrio. Ho parlato di Frank Herbert come il mio nuovo profeta, e del suo romanzo come la mia Bibbia. La natura era il mio Dio. Il silenzio, il mio Spirito Santo. I venti della realtà spostano le sabbie, scolpiscono nuovi paesaggi, cancellano i punti di riferimento: ho pregato per evitare di perdermi. Grazie a Frank, sono tornato vivo. Di ritorno dall’erg, faccio il gioco della profezia. Dune è stato sognato e approntato per l’esperienza cinematografica. Il grande schermo non è semplicemente un altro format, è il centro del linguaggio cinematografico. La forma originale. Quella che resisterà alla prova del tempo”.



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