Un rapporto del governo ha criticato apertamente la gestione dell’FBI dell’indagine sui presunti legami tra la Russia e la campagna di Trump del 2016. Nel report di 306 pagine, il consigliere speciale John Durham ha affermato che l’inchiesta dell’agenzia mancava di “rigore analitico”. L’FBI non aveva “prove effettive” di collusione tra la campagna di Donald Trump e la Russia prima di avviare un’inchiesta. Immediata la replica dell’FBI che ha affermato di aver affrontato le questioni evidenziate nel rapporto. Durham, che è stato nominato dall’allora procuratore generale William Barr nel 2019, ha accusato l’FBI di agire sulla base di “intelligence grezza, non analizzata e non corroborata”.
Diversi gli errori investigativi commessi nell’indagine “Russiagate” in virtù del “pregiudizio di conferma”: sarebbero state ignorate le informazioni che minano la premessa iniziale dell’indagine. Il rapporto ha rilevato differenze significative nel modo in cui l’FBI aveva gestito l’indagine Trump rispetto ad altre indagini potenzialmente sensibili, come quella relativa alla campagna elettorale del 2016 di Hillary Clinton.
Russiagate, le critiche all’FBI
Secondo il rapporto del consigliere speciale John Durham, la signora Clinton e altri avevano ricevuto “informazioni difensive” dall’FBI rivolte a “coloro che potrebbero essere l’obiettivo di attività nefaste da parte di potenze straniere”, mentre Donald Trump no. Per questo “Il Dipartimento di Giustizia e l’FBI non sono riusciti a sostenere la loro importante missione di stretta fedeltà alla legge”, si legge ancora nel rapporto. L’FBI in una dichiarazione riportata dalla BBC ha affermato di aver “già implementato dozzine di azioni correttive”. Si legge inoltre che “Se tali riforme fossero state attuate nel 2016, i passi falsi identificati nel rapporto avrebbero potuto essere evitati”.
Un giudice, a gennaio, ha ordinato a Trump di pagare quasi un milione di dollari di sanzioni. Durham era stato nominato dall’allora ministro della giustizia dell’amministrazione Trump proprio per far luce sul “Russiagate“, dopo che l’ex presidente stesso aveva parlato di “caccia alle streghe”. Nel report sono forti le critiche alla stessa FBI ma Durham non raccomanda alcuna nuova accusa o “grandi modifiche” sulla gestione delle indagini da parte dell’FBI.