La Fondazione Einaudi ha presentato in Senato uno studio recentemente redatto che ha come oggetto le cosiddette e-cig (ovvero le sigarette elettroniche) e i riscaldatori di tabacco. Si tratta, insomma, delle alternative al fumo tradizionale, guardate con leggera diffidenza dall’Oms e dall’UE ma ritenute, dalla comunità scientifica, l’alternativa migliore nell’ottica della riduzione dei rischi associati alle sigarette tradizionali e al tabacco rollato.
La Fondazione Einuaudi, in collaborazione con Euromedia Research e Philip Morris Italia ha appurato tramite un’indagine demoscopica che la maggior parte dei rispondenti sono favorevoli all’adozione di e-cig e riscaldatori per diminuire l’incidenza del fumo tradizionale. Orientamento, ovviamente, confermato anche dal 67% di coloro che già usano i prodotti innovativi ed alternativi. Secondo il 75% del campione intervistato, inoltre, sarebbe importante, su e-cig e riscaldatori promuovere, a fronte di evidenze scientifiche, una comunicazione precisa e attenta, diretta soprattutto ai fumatori tradizionali, sempre nell’ottica della riduzione del rischio. Infine, il 56,9% del campione è favorevole ad una regolamentazione e una fiscalità differenti per i prodotti innovativi rispetto a quelli tradizionali.
Fondazione Einaudi: “Su e-cig e riscaldatori servono leggi e tasse specifiche”
Lo studio della Fondazione Einaudi, inoltre, ha anche analizzato le varie regolamentazioni nazionali su e-cig e riscaldatori, scoprendo che attualmente vi sono principalmente due filoni, quello proibizionista e quello permissivo. Il primo caso riguarda i paesi che rifiutano di riconosce le differenze esistenti tra i prodotti tradizionali da fumo e i prodotti innovativi, mentre il secondo è basato sul riconoscimento delle differenze e sulla conseguente differenziazione normativa e fiscale.
L’Italia, sottolinea la Fondazione Einaudi, si pone su e-cig e riscaldatori tra i paesi più all’avanguardia dell’Unione Europea, pur essendo anche il primo produttore europeo di tabacco tradizione, nonché leader mondiale nel mercato dei riscaldatori. A livello normativa, le alternative innovative al fumo tradizionale in Italia godono di un framework normativo avanguardistico, che negli anni ha funzionato anche da esempio per molti altri paesi europei e mondiali.
E proprio concentrandosi sul quadro normativo per e-cig e riscaldatori di tabacco, il paper della Fondazione suggerisce l’adozione di sistemi sempre più differenziati tra alternative innovative e tabacco tradizionale, con il duplice scopo di favorire, dati i prezzi più concorrenziali, l’adozione di prodotti alternativi. “Alla logica proibizionista”, ha spiegato al Senato Andrea Cangini, Segretario generale della Fondazione, “preferiamo la logica, assai più efficace, dello stimolo all’innovazione“, sottolineando che è un piacere “constatare che sia questo l’approccio scelto dall’Italia”.