L’e-commerce fa bene all’export: circa due miliardi di consumatori nel mondo comprano al di fuori dei loro confini nazionali. È una delle affermazioni di Roberto Liscia, presidente del Consorzio Netcomm, intervenuto nel dibattito organizzato da FinanzaNow su “Il futuro del digital marketing”. Si tratta della seconda puntata dell’approfondimento dedicato allo sviluppo (e ai vantaggi) dell’e-commerce in Italia, andato in onda nelle scorse ore sulla nuova web tv, diretta da Claudio Gelain e dedicata al mondo dell’economia e della finanza.
Il punto di partenza è stato il rapporto Ambrosetti-Netcomm “Il ruolo e il contributo dell’E-commerce e del digital retail alla crescita dell’Italia”, che ha fotografato la realtà del commercio online e le opportunità che si sono create per consumatori e aziende. Le riflessioni sono state sviluppate anche da due manager-imprenditori che hanno visto nell’e-commerce una leva importante per lo sviluppo delle loro aziende.
Alberto Garbocci, Ceo di Baroni Arredamenti ha sottolineato la grande opportunità del “mercato spaziale” offerto dalle vendite online: “Grazie all’e-commerce puntiamo ad avere il 40% del nostro fatturato 2023 generato dalle esportazioni. E l’anno prossimo potremmo superare addirittura quota 50%”. E non si tratta di un successo che dipende dalla tipologia merceologica. Daniel Raccah, general manager di Mr.Morris (azienda attiva nel settore food, ittico in particolare) ha dichiarato che oggi il 30-40% del fatturato dell’azienda è prodotto dalle vendite online.
L’impulso prodotto all’economia è sicuramente forte: il commercio online produce una leva poderosa di integrazione con le tradizionali attività commerciali. Con un’attenzione particolare con gli aspetti della logistica: “Dalla location alla logistica” sintetizza così il presidente di Netcomm per segnalare la grande novità della distribuzione generata dall’e-commerce. “Dalla scelta della location imposta dal punto vendita tradizionale, si è passati allo sviluppo di una nuova filiera della logistica, per supportare la distribuzione dei prodotti venduti sulle piattaforme online”.
Per Roberto Liscia lo sviluppo della logistica è accompagnato da una spasmodica attenzione alla qualità e alla sostenibilità: la logistica diventa smart e green, cioè tracciabile e sempre meno impattante sull’ambiente: le flotte distributive diventano elettriche, il riciclo degli imballaggi impone grandi collaborazioni con i consorzi di recupero. Tutto avviene con grandi investimenti, cui non si sottraggono gli operatori del settore, che sperano in una attenzione da parte del decisore pubblico.
Digitalizzare le imprese è condizione necessaria per favorire lo sviluppo dell’e-commerce. Ma su questo fronte ai microfoni di FinanzaNow, nel corso del dibattito sul “futuro del digital marketing” è intervenuto Massimo Bitonci, sottosegretario del ministero per le Imprese e il Made in Italy. “Tutto il sistema incentivante sta per essere razionalizzato dal Governo – ha dichiarato Bitonci – cercando di individuare un codice unico che consenta di semplificare il ricorso agli oltre 2.000 tipi di incentivi attivi e attivabili”, anche per lo sviluppo del digitale.
Bitonci ha anche ribadito l’intenzione del Governo di favorire una formazione professionale adeguata alle nuove esigenze del mercato. E certamente lo sviluppo dell’e-commerce impone nuove competenze e nuove professionalità. Liscia ha ribadito che un’area di sviluppo professionale è certamente quella della “gestione dei dati” (dal data engineer al Seo specialist). “Il sistema della logistica ha bisogno di nuove professionalità e di un aiuto da parte dello Stato – ha concluso Liscia – gli incentivi non possono solo riguardare l’automazione dei processi produttivi, ma devono rivolgersi anche a tutto il segmento della logistica. L’efficienza, oltre all’economicità, è il tratto distintivo dell’intero sistema logistico distributivo”.
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