Sembra che la Germania e l’Unione Europea siano sempre più vicine ad un accordo sull’uso degli e-fuel, ovvero i carburanti sintetici per i motori endotermici della automobili. In contesto, piuttosto chiaro, dell’accordo è quello dello stop, proposto dalla Commissione Europea, di produzione, vendita ed immatricolazione dei motori a benzina e diesel, fissato per ora al 2035 e fatto recentemente saltare proprio dalla stessa Germania.
Secondo il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il ministro dei trasposti Volker Wissing, l’utilizzo di e-fuel potrebbe essere un’alternativa altrettanto sostenibile e green all’uso esclusivo di motori elettrici a cui punterebbe, con la sua risoluzione, la Commissione Europea. Non è caso, inoltre, che nella giornata del 5 marzo Scholz abbia incontrato la presidentessa della commissione Ursula von der Leyen, con la quale avrebbe riaperto il dialogo dopo la (quasi) rottura in sede del voto sullo stop ai motori endotermici. Secondo Wissing, il dialogo tra Germania e UE sugli e-fuel sarebbe “sulla strada giusta”, seppur Scholz sottolinei che “si continuerà a lavorare nei prossimi giorni”. Dal conto suo, invece, von der Leyen ha sottolineato che punta a trovare “un accordo rapido, in equilibrio tra gli obiettivi della politica climatica e l’apertura alla tecnologia”.
E-fuel: cosa sono e perché sono importanti
Al centro della questione degli e-fuel, insomma, ci sarebbe il recente stop proposto dalla Commissione Europea per l’immatricolazione di auto con motori endotermici, a benzina o diesel. Una questione che non è piaciuta particolarmente alla Germania che avrebbe, in occasione del voto finale, deciso di ostruire la norma, opponendosi e facendo saltare il voto, con il rischio che la stessa proposta venisse anche accantonata per sempre.
Per la Germania la questione degli e-fuel è importante da diversi punti di vista, tra cui il primo è sicuramente la componente economica. In questi ultimi anni, infatti, Berlino ha stanziato un totale di 1,9 miliardi di euro (entro il 2026) proprio per lo sviluppo dei carburanti sintetici. Nel concreto questi, però, rappresentano anche un passo avanti in merito alle emissioni prodotte delle autovetture. Secondo la Germania l’impiego di e-fuel sarebbe funzionale a raggiungere gli obiettivi di neutralità carbonica fissati dall’UE per il 2050, senza rinunciare ai motori endotermici. La produzione di carburanti sintetici, infatti, si basa sulla scissione dell’acqua in idrogeno e ossigeno, che richiede elettricità, ma ottenibile anche dalle fonti rinnovabili. L’idrogeno prodotto, invece, andrebbe a compensare (di fatto assorbendola) l’anidride carbonica dispersa in atmosfera.