Bugo è stato il secondo artista a esibirsi al Festival di Sanremo 2021 con la sua “E invece sì”. Un ritorno sul palco del teatro Ariston a distanza di un solo anno dalla lite in diretta televisiva con Morgan e annesso ritiro dalla tenzone. Questa volta, l’artista di Rho ha deciso di concorrere da solo alla kermesse canora più celebre d’Italia, con un brano dal ritmo decisamente interessante, scorrevole e frizzante, ricco di sonorità allegre e in grado di far comparire un sorriso sulle labbra di chi si pone all’ascolto del singolo.
Meno convincente, invece, la performance, con la voce che a tratti sembrava venire meno al cantante e alcuni passaggi vocali che, onestamente, non hanno convinto troppo. Anche il testo, per quanto alcuni concetti risultino anche vicini alla quotidianità, è sembrato eccessivamente imperniato su immagini tutto sommato deboli e poco comunicative e, comunque, decisamente distanti da quello che può essere definito lo “stile Sanremo”. Insomma, l’impressione dopo il primo ascolto è che le radio trasmetteranno “E invece sì” con straordinaria frequenza, mentre al Festival non otterrà analoga fortuna. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
“E INVECE SÌ”, BUGO: ANALISI TESTO CANZONE
“E invece sì“: un titolo che è tutto un programma per la canzone che segna il ritorno di Bugo al Festival di Sanremo 2021. Difficile che il cantante di Rho ripeta l’exploit di popolarità derivato dal suo litigio sul palco dell’Ariston con Morgan nel 2020, ultimo scampolo di normalità prima che la pandemia si prendesse la scena, ma di certo questo brano sembra avere un potenziale maggiore di “Sincero” in relazione alla kermesse e agli standard sanremesi. Il significato del testo di “Invece sì” sembra ricondurre ad un vero e proprio inno alla semplicità, un valore da interpretare non secondo un canone di arrendevolezza, bensì con la pienezza che solo l’essere in pace con se stessi è in grado di regalare. Un’immagine più di ogni altra suggerisce questo modo d’essere: “Voglio immaginarmi che non ho sbagliato. E che il paradiso è il mio supermercato. Con la birra in saldo e il poster di Celentano. È meglio così“. Versi che riflettono l’idea di una vita normale, ma proprio per questo motivo completa in tutte le sue componenti: come dire che è difficile chiedere di più, sì, “è meglio così”.
“E INVECE SÌ”, BUGO: SIGNIFICATO E ANALISI TESTO CANZONE
Il testo portato da Bugo con la canzone “E invece sì“ si propone di ribaltare gli schemi facendo leva sulla normalità: metro di paragone diventa uno dei miti viventi del cantante, juventino fino al midollo, quel Cristiano Ronaldo che l’interprete vuole pensare “non sia perfetto“. La rinascita di Bugo, la rivalsa come uomo e come artista, passa da azioni all’apparenza semplici, di tutti i giorni, ma da non dare per scontate, come il “chiamare mio papà per dirgli che sto bene”. Nella consapevolezza che ci sia come un filo conduttore ad unire anche l’uomo più banale, più “normale” di questa Terra con colui che sembra appartenere ad un altro Pianeta, che si chiami Cristiano Ronaldo o che sia un dittatore: “Voglio immaginarmi che anche un dittatore s’innamora, vomita e poi si commuove“. Attraverso questo paradigma, viaggiando sulle ali della fantasia, sentendosi parte di un tutto che comprende anche il più umile degli uomini, non è peccato immagine che “Ringo Starr è il mio migliore amico“. Perché nella vita si fa presto a pensare che nessuno ci abbia mai capiti, ma poi è un attimo scoprire che “invece sì”.