E io mi gioco la bambina, diretto da Walter Bernstein
La programmazione televisiva di Rete 4 prevede, per il pomeriggio di mercoledì 13 dicembre, alle ore 16,45, la messa in onda del film di genere commedia E io mi gioco la bambina. Si tratta di una pellicola del 1980 realizzata negli Stati Uniti d’America dalla Universal Pictures con la regia affidata a Walter Bernstein. È un remake del film Little Miss Marker, il cui soggetto è stato scritto da Damon Runyon mentre la sceneggiatura della nuova versione è stata firmata dallo stesso regista. Il ruolo di direttore della fotografia è stato affidato a Philip H. Lathrop, le musiche della colonna sonora sono frutto del lavoro di Henry Mancini e il trucco è stato realizzato da Ron Snyder.
Il cast è di grande livello, con il comico Walter Matthau, premio Oscar come miglior attore non protagonista per Non per soldi… ma per denaro e ricordato per le sue performance al fianco di Jack Lemmon, con il quale formò per anni un indimenticabile sodalizio artistico. Non ha bisogno di presentazioni Julie Andrews, la mitica Mary PoppinsSara Stimson, Bob Newhart, Lee Grant, Brian Dennehy, Kenneth McMillan e Andrew Rubin.
La trama del film E io mi gioco la bambina: una scommessa molto insolita
In E io mi gioco la bambina, siamo negli ultimi anni ’70 negli Stati Uniti d’America. In una tranquilla cittadina, vive un gestore di una sala di scommesse di ippica dal carattere estremamente burbero. Infatti, non a caso, viene soprannominato dagli amici e dai conoscenti Tristezza. Un giorno si imbatte in uno strano giocatore che decide di fare una pesante puntata su una corsa mettendo in palio addirittura la figlia: l’uomo non ha il denaro per poter pagare l’importo della giocata e così lascia in pegno la figlia come “cauzione”, dicendo che sarebbe tornato in poco tempo con i soldi.
In realtà non sarà così, perché si ritroverà costretto a fare i conti con una situazione molto complicata: si è giocato tutti i suoi averi e non gli resta che il suicidio. A questo punto Tristezza non solo non riavrà mai i suoi soldi ma dovrà anche occuparsi della bambina. Inizialmente, si dimostra molto ruvido e burbero nei confronti della piccola, ma poco alla volta se ne affeziona sempre di più iniziando a trattarla come una figlia.
Per lui però ci sono all’orizzonte altre problematiche che riguardano un gangster locale, il quale vuole costringerlo ad aiutarlo nell’organizzare un Casinò all’interno di una villa di una donna di nome Amanda che peraltro è contemporaneamente amante e debitrice dello stesso gangster. Questa collaborazione farà in modo che Amanda trascorra sempre più tempo con quel burbero gestore e con quella tenera bambina a cui si affeziona perdutamente fin dal primo momento. La vicenda prenderà anche una piega sorprendente perché Amanda e lo stesso Tristezza finiranno per innamorarsi perdutamente e questo farà nascere la gelosia e la rabbia del gangster con tutte le conseguenze del caso…