Una triste notizia, proprio poche ore dopo la conferma della possibilità di accesso gratuito alle cure che avrebbero potuto salvargli la vita: il piccolo Leonardo, per tutti Leo, non ce l’ha fatta e ha perso la sua battaglia contro la Sma1, malattia di cui soffriva sin dalla nascita, avvenuta un anno fa, l’8 marzo 2020. Un annuncio straziante, difficile tanto da commentare quanto da leggere sui social network, dove la mamma e il papà di Leo hanno pubblicato un messaggio destinato a tutti coloro che hanno seguito da vicino la vita del bambino e dei suoi genitori.



“Ieri il nostro smagliante Leoncino è diventato il nostro angelo – si legge nel post condiviso su Facebook –. È stata una straordinaria avventura. Un’avventura che, seppur con tante difficoltà, è stata costellata di tantissimi momenti felici ed emozioni indescrivibili. Leo ha riempito il nostro cuore, la nostra mente e la nostra vita, lasciando spazio solo all’immenso amore che ci ha donato sin dal primo istante in cui è venuto al mondo. Ha lottato fino alla fine come solo un vero Leone sa fare, con una grandissima forza e una tenace vitalità che si sprigionavano dai suoi occhi azzurri e dal suo sorriso gioioso”.



ADDIO A LEO, VINTO DALLA SMA1: “I SUOI ORGANI SARANNO DONATI”

Inutile nascondere che questa notizia non possa lasciare indifferenti coloro che si trovano ad apprenderla, compreso chi scrive in questo momento. Il piccolo Leo, vinto dalla Sma1, è stato quindi salutato così dalla sua mamma e dal suo papà: “Mai un genitore dovrebbe cercare le parole per dire che il proprio figlio è volato via… Eppure, ci tocca farlo. Adesso Leo è un angelo. Non solo il nostro, ma anche l’angelo di altri bambini. Qualcuno disse che ‘chi salva una vita, salva il mondo intero’. Anche Leo salverà delle vite. Infatti, nonostante questi interminabili giorni, abbiamo dato il nostro consenso alla donazione degli organi. Perché un bambino speciale lo è fino alla fine, e la nostra grande certezza sarà per sempre che Leo rappresenta la più grande forza che esiste al mondo: l’Amore”. Ricordiamo che il bimbo, originario di Forio d’Ischia, è stato sostenuto per mesi dai suoi genitori, che si sono spesi in prima persona per consentire al loro piccolo di accedere alle cure gratuite. C’erano anche riusciti. Proprio ieri, quando il cuoricino di questo grande guerriero ha purtroppo smesso di battere.

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