Santo Bellina, l’attore simbolo delle fiction dedicate alla lotta contro la criminalità organizzata
Santo Bellina, stimato attore italiano e volto noto del mondo delle fiction, è scomparso all’età di 58 anni in seguito ad una triste battaglia contro la malattia. L’artista era nato nel ’64 a Palermo, avviandosi alla carriera recitativa fin da giovanissimo. Il suo primo impegno di spicco è stato con il film Il pentito, arrivando poi a ricoprire svariati ruoli per il piccolo schermo. Il tema della lotta alla criminalità organizzata nel mondo della recitazione è stato dominante nella sua carriera; particolarmente apprezzato fu il suo contributo ne La piovra e in Ragazzi Fuori.
Santo Bellina è noto al grande pubblico per il suo ruolo di Beppe Montana, interpretato nel 2004 per la docu-fiction dedicata al compianto Paolo Borsellino. Nell’ultimo ventennio ha preso parte ad ulteriori progetti di spicco tra Rai e Mediaset, fino all’ultimo successo su Rai2 con La porta rossa, nel ruolo di Lino Guanciale. Santo Bellina lascia dunque un vuoto incolmabile per la sua famiglia e nel mondo dello spettacolo, come dimostrato dai sentiti messaggi di affetto e vicinanza arrivati dai social.
Santo Bellina, il cordoglio social e del mondo artistico
La notizia della morte di Santo Bellina è stata un fulmine a ciel sereno, nonostante negli ultimi anni fosse alle prese con un brutto male da debellare. Sia l’ambito artistico che il mondo dei social hanno condiviso lo sconforto per la sua scomparsa, celebrando il suo egregio ruolo per il piccolo e grande schermo in opere che hanno raccontato la triste realtà della criminalità organizzata. Non sono note informazioni dettagliate in merito al suo stato di salute, tanto meno rispetto alla natura della malattia con la quale conviveva da tempo.
La scomparsa di Santo Bellina ha generato un sentito cordoglio social, con messaggi di vicinanza alla famiglia e di celebrazione alla carriera che sono arrivati sia dagli addetti ai lavori che dai semplici appassionati. L’attore palermitano, protagonista con Il Cacciatore, RIS e Distretto di Polizia, è stato salutato con una toccante lettera d’addio anche da Gabriele Perrini: “Ci mancherà il tuo senso dell’umorismo, la tua professionalità ma soprattutto il tuo entusiasmo.