Anche per le Elezioni USA 2024 – riconfermando la sperimentazione che venne avviata per la prima volta nel 2020 a causa della pandemia da Covid – gli elettori americani hanno potuto contare nelle settimane scorse del cosiddetto ‘early voting‘, ovvero il voto anticipato espresso prima dell’Election Day e che serve a garantire una maggiore affluenza elettorale anche per coloro che oggi saranno impossibilitati a recarsi alle urne; il tutto condito dalle classiche accuse di possibili brogli e frodi che – fortunatamente – non hanno trovato alcuna corrispondenza con la realtà dell’early voting.



Partendo dal principio, è utile sottolineare che le Elezioni USA 2024 (a differenza di quelle, per esempio, italiane) si tengono interamente su di una sola giornata – quest’anno è quella di oggi, il 5 novembre -, aumentando notevolmente la possibilità che qualche elettore non riesca a recarsi fisicamente alle urne in tempo: proprio a questo serve il voto anticipato, espresso nel corso dei giorni immediatamente precedenti all’Election Day in modalità differenti da stato a stato.



In alcuni casi (precisamente 8) gli elettori hanno ricevuto automaticamente la scheda elettorale per posta e hanno potuto scegliere se usufruire dell’early voting o meno, mentre in altri (in questo caso 14) era richiesto obbligatoriamente di presentare un giustificato motivo per votare a distanza; ma in ogni caso all’elettore è richiesto semplicemente di compilare la scheda con la sua preferenza, per poi inviarla via posta all’ufficio elettorale del suo stato, ferma restando la possibilità di recarsi – in alternativa – in delle vere e proprie urne temporanee per votare anticipatamente di persona.



L’early voting alle Elezioni USA 2024: c’è il rischio di brogli e frodi?

Insomma, l’early voting va visto – semplicemente – come la possibilità di votare in anticipo facendo pervenire la scheda elettorale all’ufficio competente entro (e mai oltre, pena l’annullamento) l’Election Day odierno: un sistema che mira a garantire la massima inclusività elettorale e che nel 2020 venne scelto da più di 150 milioni di elettori; mentre nelle Elezioni USA 2024 le attese parlano di numeri decisamente inferiori e che fino a qualche giorno fa faticavano a superare i 25 milioni di schede compilate ed inviate.

Già nel 2020 l’early voting finì al centro di una vera e propria campagna diffamatoria dell’allora candidato Donald Trump che denunciò dei (falsi ed improbabili) brogli invitando i suoi a preferire il voto di persona – e, non a caso, fu proprio grazie ai voti anticipati che la vittoria venne consegnata ai Democratici -; mentre in questo singolare 2024 anche Trump ha accolto positivamente questa modalità di voto, con una scelta che potrebbe tradursi in un testa a testa fino alla fine degli spogli elettorali.